Consiglio Generale della Federazione del 29.01.2013
Mozione conclusiva
Il giorno 29.01.2013, presso la sala Centro Congressi Cavour, si è tenuto il Consiglio Generale della Federazione Confsal-Unsa dove ha visto la partecipazione dei vari componenti a livello nazionale e si è concluso con la seguente mozione.
MOZIONE CONCLUSIVA
«Il Consiglio Generale della Federazione Confsal-Unsa, riunito in Roma, presso il Centro Congressi Cavour,
UDITA la relazione del Segretario Generale e dopo un approfondito dibattito l'approva.
Il Consiglio Generale CONDIVIDE la linea politica intrapresa dalla Federazione Confsal-Unsa volta a ottenere l'immediato sblocco degli stipendi pubblici e l'apertura delle trattative per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego;
IMPEGNA la Segreteria generale a raccogliere le proposte dei coordinamenti per la realizzazione di un'agenda politico-sindacale da sottoporre a tutte le forze politiche e al nuovo governo che si costituirà subito dopo le elezioni;
REITERA la rivendicazione di una pronta politica di detassazione volta ad intervenire positivamente sul potere di acquisto degli stipendi
CHIEDE al nuovo governo di prendere immediate misure volte recuperare le risorse finanziarie utili al rinnovo dei contratti; a tale fine
SUGGERISCE la vendita selettiva del patrimonio immobiliare statale valutato in oltre 320 miliardi di euro
INVITA a effettuare decisi risparmi sull'acquisto di armamenti quali aerei e sommergibili militari
RECLAMA una reale lotta all'evasione fiscale
PRETENDE un'interruzione immediata dell'utilizzo delle risorse pubbliche indirizzate a coprire la mala gestione degli istituti di credito
RITIENE necessaria l'abolizione dell'IMU sulla prima casa quale misura volta ad assicurare l'equità sociale
CHIEDE l'impegno del governo per evitare ogni tipo di discriminazione, anche razziale, dei lavoratori impiegati nella struttura diplomatico-consolare italiana
ASSICURA pieno sostegno alla Segreteria generale per la realizzazione delle iniziative necessarie volte a esprimere la voce dei lavoratori alla classe politica
PLAUDE alla creazione dell'Unsa TV quale nuovo canale di comunicazione diretta con gli iscritti e i lavoratori,
ACCOGLIE CON ENTUSIASMO la proposta del segretario generale di realizzare un Centro studi della Federazione Confsal-Unsa intitolato all'ex segretario generale "Renato Plaja"»
Massimo Battaglia
Consiglio generale della Federazione del 29.01.2013
Proposte del Coordinamento Nazionale Beni Culturali
Con riferimento a quanto emerso nella riunione del Consiglio Generale del 29.01.2013, relativamente alla richiesta di almeno due problematiche per ciascun Dicastero rappresentato tramite il relativo coordinamento nazionale, il Coordinamento Nazionale Beni Culturali ritiene necessario evidenziare quanto segue:
- Mancato rinnovo dei comandi presso il MiBAC a causa della Spending Review, che comporta inevitabilmente la sottrazione di professionalità competenti che potrebbero garantire al meglio la valorizzazione e tutela del patrimonio storico, artistico e culturale in genere italiano;
- Necessità della soppressione di Enti controllati dal Mibac, (Ales, Arcus, e quant'altro), veri e propri carrozzoni e palla al piede della società, utili solo a dare poltrone e distribuire soldi ed incarichi, Naturalmente questo deve avvenire salvaguardando il posto di lavoro dei dipendenti.
Si potrebbe aggiungere anche un ulteriore punto, riguardante i processi di riqualificazione del personale del MiBAC che hanno coinvolto migliaia di dipendenti e sottratto alle casse dello Stato fior di soldi per la loro realizzazione senza però concretizzare le legittime aspettative dei dipendenti che, al di là dei pochi vincitori, si trovano ora nel limbo di una graduatoria che non si è ancora capito se mai sarà utile e quando visto che la Funzione Pubblica non ne vuole sapere dello scorrimento.
Così come già proposto in sede di Consiglio Generale, si ritiene utile dare il nostro contributo circa le modalità delle azioni politiche da intraprendere, rinnovando il suggerimento di un coinvolgimento di esponenti politici candidati alle elezioni di febbraio affinché si impegnino sin d'ora, anche eventualmente in modo formale, a portare avanti le nostre rivendicazioni una volta eletti. A tal fine potrebbe essere utile organizzare un apposito convegno, preferibilmente a Roma e prima delle elezioni, dove invitare esponenti dei diversi schieramenti e chiedere pubblicamente tale impegno. Il passo successivo dovrà essere, a nostro avviso, quello di monitorare costantemente il lavoro dei parlamentari che si sono impegnati in tal senso anche eventualmente attraverso la creazione di una commissione politica della Federazione.
Stefano Innocentini