mercoledì, aprile 04, 2007

DIFFIDA E MESSA IN MORA - PROCESSI DI RIQUALIFICAZIONE AREA C

In data 30 marzo 2007 l’Unsa Beni Culturali ha inviato una lettera di diffida e messa in mora al Direttore Generale Prof. Alfredo Giacomazzi e per conoscenza al Sottosegretario di Stato On.le Andrea Marcucci e al Segretario Generale Prof. Giuseppe Proietti, che qui di seguito si riproduce:

Ci preme far rilevare, anche per una tempestiva trattazione al Tavolo di contrattazione nazionale, che la pubblicazione della Circolare ministeriale n. 71 del 23 marzo scorso ha messo in evidenza la sperequazione di trattamento tra i passaggi nell’area B rispetto ai passaggi nell’Area C ed ha fatto emergere elementi di non chiarezza e trasparenza per quanto riguarda la pubblicazione delle successive graduatorie a seguito:
- della disparità nello scorrimento delle graduatorie tra l’Area B e C;
- degli scorrimenti in graduatoria per effetto delle cessazioni dal servizio Area C;
- di variazione nella nomina a seguito di ricorso (amministrativo, stragiudiziale, ex art. 700 c.c.);
- di ulteriori ricorsi di riesame per mero errore materiale;
- di pronunce dell’Autorità amministrativa, giudiziaria o stragiudiziale.
Si è assistito, e si sta assistendo, a casi (fenomeni) di dipendenti che avendo firmato il Contratto in diversa regione sono poi stati inviati (invitati) immediatamente a prestare servizio nelle sedi di provenienza senza alcuna motivazione di trasparenza dell’azione amministrativa esercitata.
Specificatamente, la sperequazione di trattamento tra i passaggi nell’area B rispetto ai passaggi nell’Area C è in merito alle cessazioni dal servizio, ed è sbalorditiva laddove per l’Area B si prevede che “in secondo luogo, le prossime cessazioni dal servizio determineranno disponibilità organica, che consentirà altri inquadramenti” ( pag. 2, punto b) ). Questa disparità va chiarita al più presto e non può trovare applicazione laddove i Lavoratori dell’Area C1, risultanti ancora in posizione utile nella graduatoria per effetto degli scorrimenti, hanno tutto il diritto ad essere regolarmente e subitamente inquadrati nella posizione economica C2, come del resto prevedono gli attuali accordi sindacali sottoscritti.
Piuttosto, non vorremmo che questo modo di procedere dell’Amministrazione, sia una azione cautelare in funzione di un assorbimento di dipendenti comandati provenienti da altre Amministrazioni che nulla, però, hanno a che vedere con i processi di riqualificazione in atto nell’Amministrazione dei Beni Culturali. Infine, non vorremmo trovarci ad una costituzione di un elemento ostativo per la conclusione di tutti i processi di riqualificazione.
Inoltre si ribadisce che la scrivente Organizzazione Sindacale non intende mettere in relazione la riqualificazione del personale, specialmente dell’Area C, con la stabilizzazione di tutto il personale precario (Atm, Giubiliari, ex L.s.u., ex co.co.co. e precari di Marche e Umbria) poiché i processi in atto sono ben distinti, anche perché entrambe le esigenze prevedendo l’inquadramento dei “precari” nella posizione economica di B3 in soprannumero in attesa del riassorbimento conseguente ai passaggi tra le aree.
Quanto evidenziato sta avanzando la legittima protesta dei lavoratori dell’Area C che si sono riuniti in assemblea ed hanno chiesto di proclamare lo stato di agitazione dando mandato al Sindacato di mettere in moto le iniziative sindacali e legali affinché siano rispettate le condizioni statuite nei Bandi di riqualificazione e negli accordi sindacali sottoscritti.

Pertanto sulla base di quanto esposto, si richiede:
1) La pubblicazione delle successive graduatorie a seguito del “nuovo status”:
- degli scorrimenti in graduatoria per effetto delle cessazioni dal servizio Area C;
- di variazione nella nomina a seguito di ricorso (amministrativo, stragiudiziale, ex art. 700 c.c.);
- di ulteriori ricorsi di riesame per mero errore materiale;
- di pronunce dell’Autorità amministrativa, giudiziaria o stragiudiziale.
2) Le motivazioni che hanno edotto l’Amministrazione ad operare in merito:
- ai casi (fenomeni) di dipendenti che avendo firmato il Contratto in diversa regione sono poi stati inviati (invitati) immediatamente a prestare servizio nelle sedi di provenienza senza alcuna motivazione di trasparenza dell’azione amministrativa esercitata.
3) L’adozione immediata dei provvedimenti di inquadramento in posizione economica C2 per i Lavoratori della posizione economica C1, risultanti ancora in posizione utile nella graduatoria per effetto degli scorrimenti, attingendo dalle cessazioni come Area B (vedi circolare ministerile n. 71), come del resto prevedono gli attuali accordi sindacali sottoscritti.

Si resta in attesa di quanto richiesto e delle determinazioni a norma di legge, anche ai sensi della Legge 241/1990 sue modifiche ed integrazioni.

Distinti saluti.

IL SEGRETARIO NAZIONALE
(Dott. Giuseppe Urbino)

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