martedì, maggio 15, 2007

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Al Ministro dei Beni e Attività Culturali

Premesso che:

Da notizie giornalistiche e televisive la Soprintendenza archeologica di Pompei avrebbe intenzione di realizzare un servizio di accoglienza e didattica denominato “ percorsi di approfondimento” per un numero di 10 edifici attualmente chiusi totalmente o parzialmente al pubblico.

Tale iniziativa della durata di un anno verrebbe realizzata a seguito di “ esperimento di licitazione privata” affidata alla società Arethusa- consorzio di ricerca e sviluppo s.r.l. che come garanzia stipulerà apposita polizza fidejussoria di 200.000,00 euro.

Che la predetta società dovrà comunicare i nominativi del personale impiegato con le rispettive qualifiche, l’inquadramento normativo e che su tale personale la Soprintendenza Archeologica di Pompei dovrà esprimere il proprio gradimento.

Che la realizzazione del progetto comporta per la Soprintendenza Archeologica di Pompei spese ed oneri.

Che per la fruizione del servizio si prevede un supplemento del costo del biglietto pari a 3,00 euro.

Tutte le organizzazioni sindacali della Soprintendenza in data 23 marzo hanno tenuto una manifestazione per denunciare la loro contrarietà all’esternalizzazione di servizi pubblici lamentando la mancata consultazione su materie contrattuali.

per sapere

se le polemiche e le difficoltà sorte in conseguenza del recente aumento di 1 euro del costo del biglietto per l’accesso agli scavi di Pompei non siano destinate ad accrescersi con la previsione di un ulteriore supplemento del prezzo del biglietto pari a 3,00 che si scaricherebbe inspiegabilmente sui visitatori che già ad oggi fruiscono di un servizio non rapportato al valore del costo del biglietto.

Se gli incassi stimati pari a 2.290.000,00 euro non costituiscono qualora realizzati, un profitto eccessivo per la società affidataria , senza particolari ritorni per la Soprintendenza Archeologica di Pompei a cui rimangono gli oneri per la pulizia dei locali utilizzati, la fornitura di acqua e energia elettrica.Se tale servizio ancorché in via sperimentale non debba essere soggetto alla procedura di evidenza pubblica richiamata dal Codice per i beni culturali.

Se, visti i ripetuti furti e atti di vandalismo, sia da escludere a priori l’impiego di personale privato privo dei requisiti ribaditi dal Ministero dell’Interno per il quale la vigilanza deve essere espletata da personale in possesso della qualifica di agente di pubblica sicurezza alfine di non compromettere il conseguimento della finalità di tutela e salvaguardia dei beni culturali.

Se non ritiene il Ministro per i Beni e le Attività Culturali di convocare una riunione territoriale con tutte le forze istituzionali del comprensorio ricadente nella giurisdizione della Soprintendenza Archeologica di Pompei, quali Comuni, Provincia, Regione Campania e Parlamentari per la predisposizione e condivisione di un piano di rilancio, salvaguardia e messa in sicurezza degli scavi di Pompei, di Ercolano, Oplontis, Boscoreale , Stabia .

On Gioacchino Alfano

Roma, 11 aprile 2007

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