mercoledì, giugno 06, 2007

Sostituzione di un dirigente con un funzionario sprovvisto della qualifica

Suprema Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 17 aprile 2007 n. 9130

Sostituzione di un dirigente con un funzionario sprovvisto della qualifica

La reggenza si giustifica solo in casi straordinari e temporanei

La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con sentenza del 17 aprile 2007 n. 9130, ha stabilito che la sostituzione di un dirigente con un funzionario sprovvisto della qualifica trova una sua giustificazione solo in casi straordinari e temporanei.

Fatto e diritto
Una dipendente del Ministero della Giustizia era stata nominata per 4 anni e mezzo reggente del proprio ufficio, ricoprendo le funzioni di dirigente senza averne la qualifica.
La Corte di appello ha confermato la decisione del Tribunale con la quale, sulla domanda proposta dalla lavoratrice per il pagamento della retribuzione correlata alle mansioni superiori di primo dirigente dell'ufficio del giudice di pace, era stato dichiarato il difetto di giurisdizione del giudice ordinario per le pretese relative al periodo di lavoro in questione ed era stato condannato il Ministero al pagamento delle relative differenze retributive maturate nel periodo successivo, fino alla data di nomina del titolare dell'ufficio della cui reggenza la dipendente era stata incaricata.
Secondo la Corte di appello, le amministrazioni che adeguano in ritardo i profili professionali alla pianta organica rischiano di dover risarcire le differenze retributive sin dal primo giorno.
Inoltre il suddetto incarico di reggenza era stato conferito con ordini di servizio del capo dell'ufficio, non dal dirigente generale e in assenza dei requisiti previsti dalla legge per il conferimento di incarichi dirigenziali.
Sussistevano poi vizi di motivazione in relazione all'accertamento dell'effettivo svolgimento delle mansioni di dirigente.

La decisione della Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione sezione lavoro, con sentenza n. 9130/2007, ha condannato il Ministero della Giustizia al risarcimento della dipendente.
Secondo la Corte di Cassazione, la reggenza si giustifica solo in casi straordinari e temporanei, ovvero solo quando "sia stato aperto il procedimento di copertura del posto vacante e nei limiti di tempo ordinariamente previsti per tale copertura" ed il diritto al compenso per le mansioni superiori spetta in misura pari alla differenza di qualifica e non è condizionato né dalla legittimità dell'assegnazione né da eventuali previsioni contrattuali.
La stessa Corte, in precedenti sentenze, ha affermato che il divieto di corresponsione della retribuzione per mansioni superiori di cui al Decreto legislativo n. 29/1993 è stato soppresso dall'articolo 15 del Decreto legislativo n. 387/1998 con efficacia retroattiva

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