Oggi, 26 giugno 2007, si terrà a Palazzo Chigi il previsto incontro tra Governo e Parti Sociali su "Crescita ed Equità".
La sessione concertativa riguarderà l'adeguamento delle pensioni e la riforma previdenziale.
In relazione ai lavori concertativi di Palazzo Chigi si rende noto l'editoriale a firma del Segretario Generale pubblicato sul giornale "Confsal - Società, Cultura, Lavoro".
IL GOVERNO AL BIVIO: PATTO SOCIALE O CRISI IRREVERSIBILE
Il Governo Prodi, dopo un anno di legislatura caratterizzato da incertezze e relativa sterilità, è chiamato indifferibilmente a fare scelte sia sul fronte delle emergenze sociali sia per quanto riguarda le politiche sociali ed economiche. Il tavolo concertativo di Palazzo Chigi fra Governo e Parti Sociali si è occupato diffusamente delle emergenze e delle prospettive di crescita, fornendo all'Esecutivo sufficienti indicazioni sulle scelte prioritarie e sulle possibili soluzioni nel breve e nel medio periodo.
La concertazione ha costituito per il Governo una seria opportunità di coinvolgimento responsabile di tutte le Parti Sociali rappresentative sui temi dell'equità e della crescita.
Pertanto, il Governo è improrogabilmente obbligato, sulla base del suo programma e degli esiti concertativi, ad intervenire con provvedimenti immediati in materia di "piano giovani", di "adeguamento delle pensioni" e di "rimodulazione del sistema previdenziale", come deve essere in grado di proporre un documento di programmazione economica e finanziaria (DPEF 2008/2011) di ampio respiro, in cui devono essere individuate chiaramente le priorità nelle politiche sociali, economiche e finanziarie ed i relativi percorsi finanziariamente compatibili per realizzarle.
Se la concertazione non dovesse produrre alcuna Intesa con le parti sociali ed il DPEF 2008/2011 dovesse rinviare alla Legge Finanziaria 2008 le improcrastinabili scelte attese il Governo disattenderebbe ancora una volta il suo programma, perderebbe ulteriormente credibilità e si indebolirebbe inesorabilmente.
In materia di politiche generali, ha proposto una lotta più serrata e rigorosa all'economia sommersa, all'evasione e all'elusione fiscale e contributiva, consistenti investimenti nel settore della conoscenza e in quello dell'innovazione e della ricerca, nonché per l'ammodernamento delle Pubbliche Amministrazioni, sottoscrivendo con il Governo importanti Intese di settore, quali scuola, Pubbliche Amministrazioni, ecc…
Ora al Governo spetta l'onere della giusta sintesi per favorire la mediazione politica più alta e intelligente possibile con le Parti Sociali che tenga conto non solo delle compatibilità della Finanza Pubblica, ma soprattutto del diffuso disagio sociale e delle ragioni dello sviluppo economico e occupazionale.
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