martedì, giugno 26, 2007

LA CONFSAL A PALAZZO CHIGI

Oggi, 26 giugno 2007, si terrà a Palazzo Chigi il previsto incontro tra  Governo e Parti Sociali su "Crescita ed Equità".

La sessione concertativa riguarderà l'adeguamento delle pensioni e la riforma previdenziale.

La Confsal sarà rappresentata dal Segretario Generale, Marco Paolo Nigi.

In relazione ai lavori concertativi di Palazzo Chigi si rende noto l'editoriale a firma del Segretario Generale  pubblicato sul giornale "Confsal  - Società, Cultura, Lavoro".  

 

IL GOVERNO AL BIVIO:  PATTO SOCIALE O CRISI IRREVERSIBILE

 

Il Governo Prodi, dopo un anno di legislatura caratterizzato da incertezze e relativa sterilità, è chiamato indifferibilmente a fare scelte sia sul fronte delle emergenze sociali sia per quanto riguarda le politiche sociali ed economiche. Il tavolo concertativo di Palazzo Chigi fra Governo e Parti Sociali si è occupato diffusamente delle emergenze e delle prospettive di crescita, fornendo all'Esecutivo sufficienti indicazioni sulle scelte prioritarie e sulle possibili soluzioni nel breve e nel medio periodo.

La concertazione ha costituito per il Governo una seria opportunità di coinvolgimento responsabile di tutte le Parti Sociali rappresentative sui temi dell'equità e della crescita.

Pertanto, il Governo è improrogabilmente obbligato, sulla base del suo programma e degli esiti concertativi, ad intervenire con provvedimenti immediati in materia di "piano giovani", di "adeguamento delle pensioni" e di "rimodulazione del sistema previdenziale", come deve essere in grado di proporre un documento di programmazione economica e finanziaria (DPEF 2008/2011) di ampio respiro, in cui devono essere individuate chiaramente le priorità nelle politiche sociali, economiche e finanziarie ed i relativi percorsi finanziariamente compatibili per realizzarle.

Se la concertazione non dovesse produrre alcuna Intesa con le parti sociali ed il DPEF 2008/2011 dovesse rinviare alla Legge Finanziaria 2008 le improcrastinabili scelte attese il Governo disattenderebbe ancora una volta il suo programma, perderebbe ulteriormente credibilità e si indebolirebbe inesorabilmente.

La Confsal ha tenuto il suo ruolo con impegno, determinazione e responsabilità, prospettando soluzioni realistiche e percorsi compatibili sia sulle politiche generali e sia su quelle del lavoro, previdenziali e pensionistiche.

In materia di politiche generali, ha proposto una lotta più serrata e rigorosa all'economia sommersa, all'evasione e all'elusione fiscale e contributiva, consistenti investimenti nel settore della conoscenza e in quello dell'innovazione e della ricerca, nonché per l'ammodernamento delle Pubbliche Amministrazioni, sottoscrivendo con il Governo importanti Intese di settore, quali scuola, Pubbliche Amministrazioni, ecc…

La Confsal, in relazione al settore lavoro e previdenza, ha sostenuto il piano giovani, l'adeguamento delle pensioni e la rimodulazione dello "scalone previdenziale", oltrechè provvedimenti fiscali equi e strategici per i lavoratori.

La Confsal ha presentato in più occasioni sue proposte autonome al Governo e al Parlamento. Le sue richieste irrinunciabili sul fisco, sul lavoro e sulla previdenza sono ormai a conoscenza delle Istituzioni, dei lavoratori e dei pensionati.

Ora al Governo spetta l'onere della giusta sintesi per favorire la mediazione politica più alta e intelligente possibile con le Parti Sociali che tenga conto non solo delle compatibilità della Finanza Pubblica, ma soprattutto del diffuso disagio sociale e delle ragioni dello sviluppo economico e occupazionale.

Per la Confsal fuori da un Patto Sociale responsabile e della sua puntuale applicazione non ci possono essere prospettive di equità e coesione sociale per i cittadini e di sviluppo per il Paese, con l'aggravante delle inevitabili pesanti azioni di lotta. (Il Segretario Generale, Prof. Marco Paolo Nigi)»

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