Migliaia di agenti in più sulle strade in compiti operativi e più fondi per l'ammodernamento dei mezzi, attraverso risorse aggiuntive ma anche attraverso una riqualificazione della spesa e una profonda riorganizzazione interna.
Per rafforzare gli organici delle forze dell'ordine, è stato previsto uno sblocco del turn-over per assumere forze nuove per circa 4.500 unità, in applicazione della legge che prevede l'assunzione dei volontari ferma prolungata delle Forze armate. A questo scopo sono stati previsti 140 milioni di euro.
Altre 2-3mila unità in più saranno disponibili attraverso il recupero del personale oggi prestato ad altre amministrazioni (nel caso di mancato rientro saranno le amministrazioni dove questo personale è occupato a farsene carico finanziariamente, liberando così risorse per il ministero dell'Interno per nuove assunzioni) e impiegando per compiti operativi personale di polizia oggi addetto a compiti amministrativi. E'una complessa operazione di rimodulazione da anni auspicata ma mai realizzata.
E'previsto, poi, l'assorbimento di una quota di esuberi del ministero della difesa, sia personale civile che marescialli (che potranno essere impiegati per ruoli tecnici), esuberi oggi stimati in 25mila unità.
Un fondo di 100 milioni è stato stanziato per gli investimenti nell'ammodernamento dei mezzi, a cominciare dalle automobili, nelle infrastrutture e nelle tecnologie.
Per il contratto del personale del comparto sicurezza, siglato a luglio, sono stati stanziati circa 200 milioni, per coprire integrativi, straordinari ecc.
I familiari delle vittime della mafia e delle vittime del dovere sono stati equiparati a quelli delle vittime del terrorismo. In questo senso sono stati stanziati 170 milioni.
In sintesi, il bilancio complessivo del comparto sicurezza sale dai 7 miliardi e 334 milioni dello scorso anno a circa 7 miliardi e 550 milioni.
Un saldo, dunque, di oltre 200 milioni in più. Più fondi, dunque, ma anche una spesa migliore.
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