mercoledì, settembre 10, 2008

Dal notiziario Confsal n.144 -08

RIFORMA P.A. E LAVORO PUBBLICO: LA CONFSAL IN AUDIZIONE AL SENATO

 

Si comunica che ieri, 9 settembre 2008, dalle ore 16.00 alle ore 17.30, la Confsal ha partecipato all'audizione informale convocata dalla 1a Commissione (Affari Costituzionali) del Senato per l'esame congiunto del ddl 847/2008 presentato dal Ministro per la P.A. e l'Innovazione (R. Brunetta), di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze (G. Tremonti) "delega al Governo finalizzata all'ottimizzazione della produttività e del lavoro pubblico" e del ddl 746/2008 d'iniziativa di sedici parlamentari, (Ichino, Treu ecc…) "norme in materia di trasparenza e valutazione dell'efficienza e del rendimento delle strutture pubbliche e dei loro dipendenti. Delega al Governo in materia di valutazione del rendimento delle pubbliche amministrazioni e del loro personale ed in materia di responsabilità dei dipendenti pubblici".

 All'audizione erano presenti con propri rappresentanti, oltre alla Confsal, tutte le OO.SS. del pubblico impiego.

 La Confsal era rappresentata da Fedele Ricciato – responsabile area pubblico impiego.

Si riporta di seguito l'intervento del rappresentante Confsal.

 

"On. Presidente, On.li Senatori,

la Confsal, convocata in audizione informale per l'esame congiunto del ddl. 847/2008 e del ddl 746/2008, riconosce elementi di complementarietà nelle due proposte di legge, seppure nella loro diversità politica e strutturale.

Innanzitutto la Confsal in sede parlamentare, non può esimersi dal rilevare le illogicità e le contraddittorietà fra il ddl 847/2008 di parte governativa ed il decreto. legge 112/2008, gravemente penalizzante e, per alcuni aspetti, vessatorio per il pubblico impiego.

Detto questo, la Confsal condivide i principi ispiratori e gli obiettivi dei due disegni di legge, entrambi tendenti ad ottimizzare la P.A. attraverso l'individuazione di precise responsabilità ed il riconoscimento del merito ai lavoratori del pubblico impiego.

Non può però condividere strumenti e percorsi, in sintesi, la semi-privatizzazione e la riduzione della materia contrattuale che si vuol far passare con il disegno di legge 847/2008.

Nel riconoscere, nei due disegni di legge,  la centralità della valutazione, rileva nelle normative proposte in materia importanti carenze, in primis il mancato reale e concreto sostegno finanziario al merito riconosciuto e certificato.

Peraltro, una corretta valutazione necessita di valutatori autorevoli sul piano professionale ed etico e di una precisa definizione di criteri, indicatori e indici valutativi che consentano il necessario passaggio alla "misurazione possibile" delle prestazioni su cui basare le tipologie di premialità che, per essere efficaci, dovranno avere, attraverso una reale trasparenza, il pregio della diffusa e convinta condivisione tra i lavoratori e fra gli utenti.

La valutazione va realizzata "in situazione aziendale" ed affidata a comitati ristretti per i limiti che ha sempre presentato e presenta il valutatore individuale.

I sistemi valutativi, inoltre, non possono essere omologati per tutte le pubbliche amministrazioni, data la loro forte diversità.

Infine, in merito alla proposta contenuta nell'art.5 del ddl 746 dell'"autorità per la trasparenza e la valutazione", la Confsal esprime serie riserve.

In particolare, riguardo al ddl 847, la Confsal esprime condivisione di massima e formula significative proposte modificative del testo di legge sulla contrattazione collettiva ed integrativa (chiede il modello unico per il settore pubblico e privato) e sulla dirigenza pubblica, nonché forti e motivate riserve in materia di sanzioni.

Sul ddl 746, la Confsal esprime sicura e convinta condivisione sulla centralità della trasparenza, ma rigetta con forza la norma che fissa la retribuzione di risultato nella misura non inferiore al 30% della retribuzione complessiva, materia da affidare decisamente all'autonomia delle parti negoziali.

E proprio a riguardo della "legittimità" delle parti negoziali, la Confsal rivolge a codesta onorevole Commissione e a tutti i proponenti dei due disegni di legge la seguente domanda :"Poteva essere questa una buona occasione per proporre finalmente una nuova normativa organica e sistematica sulla rappresentatività e sulla rappresentanza delle Parti Sociali, raccordandola con la riforma della contrattazione?"

Per la Confsal, con detta omissione permane un grave vuoto di democrazia sociale ed economica.

Per quanto non detto per ragioni di limitatezza di tempo, rinviamo alla documentazione analitica che la Confsal e le sue Federazioni aderenti hanno messo e metteranno a disposizione del Governo e del Parlamento." ( Il segretario Generale: Prof. Marco Paolo Nigi)

 

 

Cordialità e saluti.

 

IL SEGRETARIO GENERALE

Renato Plaja

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