martedì, giugno 12, 2012

nostro comunicato n. 39/12

INCONTRO CON IL MINISTRO ORNAGHI:

SBLOCCO DEI FONDI DEL SALARIO ACCESSORIO.

VARIETA' DI PROPOSTE DALLE OO.SS. MA RISPOSTE EVASIVE IN LINEA CON IL RUOLO ISTITUZIONALE DA PARTE DEL MINISTRO.

 

Oggi 12 giugno 2012, alle ore 14,30, nel salone del Ministro nella sede di Via del Collegio Romano, 27,- Roma, , si è tenuta la prevista riunione con il Ministro Ornaghi, fortemente voluta dalla CONF.SAL-UNSA Beni Culturali e da tutte le altre OO.SS. del MiBAC.

Erano presenti tutti i rappresentanti sindacali nazionali nonché, da parte dell'Amministrazione, oltre al Ministro Ornaghi, il Capo di Gabinetto, il Direttore Generale OAGIP, il Direttore dl Servizio IV della DG-OAGIP, nonché il Dott. Quinzi, Direttore dell'Ufficio di Gabinetto del MEF.

Dopo un breve saluto del Ministro, la parola è stata data al Dott. Quinzi, per illustrare la situazione, finalmente risolta, dello sblocco dei fondi riguardanti il Decreto FUA 2011 (sessantatre milioni di Euro) e del Decreto FUA 2012 (cinquantadue milioni di Euro), nonché lo sblocco delle attribuzioni delle festività natalizie 2012 (ottenuto in data 8 giugno 2012), da parte dell'Ufficio del Bilancio per una totale di settemilaseicentotrenta Euro.

Lo stesso Dott. Quinzi ha inteso ammettere quanto sia farraginoso il meccanismo del Cedolino Unico che comporta pertanto un allungamento dei tempi di lavorazione per tutte le Amministrazioni.

Le OO.SS. presenti hanno poi evidenziato i seguenti punti:

-        Situazione della Società in house Ales: l'IGOP ha espresso alcune perplessità sull'uso del 30% delle risorse utilizzate per la gestione delle sedi di Napoli e Roma nonché del suo management, assegnate dai fondi del gioco del lotto. Inoltre il rapporto di lavoro dei dipendenti scade in autunno 2012 e pertanto i lavoratori hanno bisogno di certezze e di non essere più utilizzati in modo improprio per ovviare alle carenze del personale di ruolo;

-        Per quanto riguarda la Società ARCUS, si è evidenziato che il Consiglio di Amministrazione è scaduto e, inoltre, per il 2012, è previsto per questa Società uno stanziamento di cento milioni;

-        Per ciò che concerne il capitolo 1321, è stato fatto presente che oltre ad essersi drasticamente ridimensionato (da cento milioni di Euro a cinquantasette milioni di Euro), prevede (ma ciò sembra non sia stato fatto), che il 30% di tali risorse venga destinato al miglioramento dell'offerta culturale e della valorizzazione;

-        Inoltre, a seguito del recente sisma che ha colpito l'Emilia Romagna il nostro patrimonio culturale ha subito danni rilevanti e vorremmo essere messi al corrente degli impegni straordinari che il Governo intende mettere in campo per la messa in sicurezza ed il restauro dei beni danneggiati nonché sull'agibilità/inagibilità degli uffici, la sistemazione dei lavoratori e la disciplina delle assenze legate all'inagibilità dei luoghi di lavoro nonché l'impiego del personale tecnico per ricognizioni, anche proveniente da altre Regioni.

In modo particolare, la nostra Organizzazione Sindacale, nel ringraziare il Ministro Ornaghi per l'incontro, ha inteso evidenziare che tale riunione giunge comunque in ritardo rispetto alle aspettative del Sindacato.

E' stato fatto altresì presente al Ministro che il nostro è sempre stato un Ministero in continua evoluzione. Istituito nel 1974 ( Ministero per i Beni Culturali e Ambientali), riformato nel 1998 (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) e riordinato per ben tre volte in soli sei anni (2004, 2007, 2009).

Il risultato è un Ministero con vastissime competenze che vanno dall'antichità all'arte contemporanea, dal paesaggio al cinema, passando per lo spettacolo dal vivo, per non parlare degli Archivi e delle Biblioteche.

Un immenso patrimonio da tutelare e valorizzare del quale non possiamo che essere orgogliosi.

Non dobbiamo però dimenticarci che per far funzionare questa macchina così complessa, c'è bisogno di personale sia esso di vigilanza, amministrativo o tecnico.

Eppure da questo punto di vista si ha la sensazione che poco si stia facendo per valorizzarlo e considerarlo come merita.

Il problema economico è il primo di numerosi problemi che attanagliano il personale che con il magro stipendio statale riescono a malapena ad arrivare alla fine del mese (e solo se sono due persone in famiglia a lavorare).

I dipendenti del MiBAC contavano su quanto di loro diritto, e qui ci siamo riferiti alle competenze accessorie ma, a distanza di moltissimi mesi nulla si è ancora visto, seppur abbiamo dato atto al Ministro di aver scritto al Presidente Monti per risolvere questa situazione

Nonostante la situazione sembra essersi sbloccata, la realtà attuale è che i dipendenti del Ministero non hanno ancora percepito nulla e mai come in questo momento ne avrebbero bisogno.

Al di là di tutto, bisogna ricordarci che i lavoratori vogliono ottenere certezza nella periodicità dei pagamenti del salario accessorio per evitare di trovarci tra sei mesi nelle medesime situazioni attuali.

In linea con quanto denunciato proprio in data odierna dal Segretario Generale della CONF.SAL-UNSA Massimo Battaglia, ovvero il rischio, per i dipendenti pubblici, di vedersi abbassare in tempi brevi le proprie retribuzioni, abbiamo ricordato al Ministro che proprio tramite le competenze accessorie i lavoratori statali riescono a tirare avanti perché, come già detto, con lo stipendio si riesce solo a sopravvivere.

Per evidenziare questa situazione assurda, che non premia la professionalità dei lavoratori pubblici e dei dipendenti del MiBAC, è stata simbolicamente consegnata al Ministro una busta paga di un dipendente appartenente alla Terza area, Fascia Retributiva F3, che rappresenta lo stipendio medio di un lavoratore statale.

In ultimo, la nostra Organizzazione Sindacale ha ricordato al Ministro la situazione del blocco del turn over che vede un rapporto di 1 a 5 tra lavoratori nuovi assunti e lavoratori pensionati ricordando che l'ultima pianta organica risale al 1997.

Il Ministro nella sua replica, ha dato risposte parziali e a nostro avviso insoddisfacenti.

Ha semplicemente accennato ad un nuovo incontro fra circa un mese nonché l'intenzione di porre attenzione al personale per vedere quali possono essere i margini legali di tolleranza presenti nella legge.

In conclusione, possiamo dichiararci parzialmente soddisfatti dell'incontro, soprattutto per quanto riguarda lo sblocco dei pagamenti ma le risposte evasive del Ministro su tutte le altre problematiche non lasciano ben sperare in una rapida soluzione dei problemi evidenziati.

 

Cordiali saluti

IL COORDINAMENTO NAZIONALE

CONFSAL-UNSA BENI CULTURALI

 

Nessun commento:

Posta un commento