martedì, luglio 31, 2007

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali

On. Francesco Rutelli
Al Sottosegretario On Danielle Mazzonis
Al Sottosegretario On Andrea Marcucci
Al Sottosegretario On Elena Montecchi

Signor Ministro e Signori Sottosegretari di Stato, le "illogicità e le anomalie" contenute nella prima come nella seconda versione (correttiva) del bando di concorso a 40 posti di dirigente varie qualifiche, sono un'ulteriore dimostrazione della cattiva gestione della cosa ('res') pubblica.

Noi, come tutti i cittadini che pagano le tasse, siamo stanchi di vederci calpestati e lesi nei nostri legittimi diritti individuali e collettivi (tra i quali rientra anche il diritto ad una buona gestione della 'cosa pubblica' che dovrebbe essere impeccabile, almeno sul piano giuridico) come nel caso in questione dove la tutela dei Beni culturali, Architettonici e Paesaggistici del Paese, rischia una sempre peggiore amministrazione.

Confidavamo che Voi foste in grado di discernere più di altri e che avreste optato di non utilizzare più il "servo sciocco", ma che avreste puntato al rinnovamento della classe dirigente attraverso un corretto reclutamento che garantisse trasparenza, attenta valutazione dei concorrenti, serietà nella selezione al fine di disporre di un nuovo gruppo dirigente, preparato e consapevole della propria missione e delle proprie responsabilità al servizio del nostro Paese, delle sue leggi, della sua cultura, ma di nessun altro.

Signor Ministro, di fronte a tale modo di procedere, La invitiamo, insieme ad i suoi Sottosegretari di Stato a voler scindere la Vostra posizione politica da quella operativa messa in atto dalla "gerarchia ministeriale" (seppur da Voi scelta e confermata), dando un forte segnale di discontinuità emanando, in regime di autotutela, un provvedimento di annullamento dei bandi di concorso in questione, anche per risanare la grave ferita inferta a tutti i professionisti e funzionari tecnico scientifici del Ministero, già umiliati dalle recenti procedure di riqualificazione (che hanno equiparato giuridicamente ed economicamente ogni titolo di studio e professionale).

L'organizzazione sindacale scrivente infatti, è determinata a far valere non solo i diritti degli iscritti o dei diretti interessati alla questione in causa, ma altresì a difendere i valori etici, culturali, economici, che risultano (o risultassero) negati o negletti a danno dei cittadini e dei lavoratori, attraverso le frequenti "anomalie e peculiarità" riscontrate nell'attività provvedimentale di questa Pubblica Amministrazione.

Signor Ministro e Signori Sottosegretari, intervenite per amore della cosa pubblica, valutate attentamente e accogliete le nostre segnalazioni come le altre, già da più parti pervenute, evitando la prosecuzione di una manifesta ingiustizia per la quale siamo stati costretti a ricorrere all'azione legale a difesa anche degli interessi legittimi e collettivi

Auspichiamo i migliori auguri per la Vostra determinata e innovativa azione politica a favore del bene collettivo.

Arch. Danilo De Girolamo

Segretario Nazionale

Roma, 27 luglio 2007

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