lunedì, marzo 05, 2012

comunicato stampa del 05/03/2012

COMUNICATO STAMPA

GIUSEPPE URBINO(SEGR.NAZ.CONFSAL-UNSA BENICULTURALI):

 

IL CASO CERASOLI – UIL BAC APPRODA NEI MEANDRI DELLA GIUSTIZIA CIVILE E PENALE.

 

Finalmente la UIL Beni Culturali è uscita allo scoperto, dopo mesi di denunce ed esposti, ha preso posizione nei confronti di Gianfranco Cerasoli - Segretario Nazionale - dello stesso Sindacato; assunto presso la SIAE, quale Dirigente al piano industriale del suddetto Ente.

La vicenda è ormai nota a tutti, il Segretario Nazionale del Coordinamento Nazionale Confsal-Unsa beni culturali Giuseppe Urbino, ha presentato un esposto con successive integrazioni agli Organi Amministrativi e di Controllo (Corte dei Conti, Ragioneria dello Stato, OIV, Ispettorato Funzione Pubblica) e ai massimi vertici del Ministero, con il quale rilevava la concessione illegittima dell'aspettativa concessa al Segretario Generale della UIL Beni Culturali - Gianfranco Cerasoli.

D'altronde, la stessa Amministrazione, aveva ammesso in più occasione il proprio rincrescimento per tale concessione, ribadendo purtroppo, che ciò che era avvenuto per Cerasoli non può essere fatto per altri e che non viene esercitata l'azione di autotutela; in quanto una volta che è stato concesso tale privilegio può esserci il diritto di rivalsa degli interessati nei confronti dell'Amministrazione.

Pertanto, il caso Cerasoli, è divenuto un caso politico, tanto da destare molta attenzione, poiché il MiBAC, prima di rispondere alla Confsal-Unsa, ha concertato un parere con il proprio ufficio legislativo, al quale, questo Coordinamento ha dato mandato ai propri legali per le valutazioni del caso.

Anche se il parere richiesto appariva scontato, stupisce la posizione della UIL-BAC, che dopo tanto clamore, destato dall'iniziativa Confsal-Unsa e altri, per diverso tempo, non ha smentito alcunché, ma solo a distanza di tempo e dopo aver lasciato che la situazione decantasse, e in un momento di competizione elettorale fra le Organizzazioni Sindacali, per il rinnovo delle RSU, ha deciso di uscire con uno sterile comunicato stampa (che per chi conosce la vicenda, si commenta da solo), con il quale si annuncia di aver denunciato URBINO (Confsal-Unsa) ROSSI (Ex CGIL) e DAGOSPIA in sede penale e civile.

Forse la UIL-BAC, fa finta di ignorare che è stata proprio la Confsal-Unsa a denunciare l'anomala posizione di Cerasoli, sia per l'aspettativa irregolarmente concessa, sia per il ruolo dirigenziale conferito ad un ex B3 in sfregio alla legge Brunetta, che disciplina tale situazione giuridicamente rilevante.

Ma di questo poco importa, se tale privilegio è stato concesso al Segretario Generale della UIL-BAC, mentre può essere rifiutato a qualsiasi altro dipendente, così come purtroppo è già successo a qualche altro sventurato lavoratore, che aveva chiesto la legittima aspettativa per effettuare il periodo di prova presso una Pubblica Amministrazione, anzi, in questo caso è scattato addirittura il licenziamento da parte del MiBAC.

Del resto, quando Cerasoli – UIL-BAC - accusava gli altri sulle nomine dirigenziali sospette nel MiBAC, insieme a lui c'era anche il Segretario Nazionale della Confsal-Unsa - Giuseppe Urbino, - entrambi infatti furono querelati per diffamazione dall'ex Ministro RUTELLI, ora però il caso è ben diverso, è il Segretario Generale della UIL-BAC che ha ricevuto un incarico dirigenziale e che stranamente, avrebbe dovuto per coerenza attenersi al rispetto della normativa, così come qualsiasi altro cittadino–dipendente dello Stato.

Sull'intera vicenda il raffronto, avverrà in Tribunale con la chiamata di tutte le parti in causa, nel frattempo consigliamo alla UIL-BAC (ciò anche per il rispetto dovuto ai propri iscritti), di chiarire la posizione di Cerasoli, dal momento che non è a tutti chiaro, se lo stesso è ancora il Segretario Generale o se dopo l'investitura a Dirigente SIAE, continua ad esserlo di fatto.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE

CONFSAL-UNSA BENI CULTURALI

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