venerdì, dicembre 21, 2012

DAL NOTIZIARIO DI DICEMBRE 2012

UN ANNO DI ATTIVITÀ SINDACALE DELLA CONFSAL-UNSA

ORGANIZZARE LA CATEGORIA PER LA DIFESA DEL SALARIO E DEL LAVORO STATALE

 

È con vero piacere che cedo questo mio spazio a Massimo Battaglia, Segretario Generale della Federazione Confsal Unsa a testimonianza del suo impegno nel guidare la nostra Federazione verso più ambite mete e nuove aspirazioni di crescita sindacale nel nostro comparto.

 

2011-2012 UN ANNO DI  attività SINDACALE

Cari Segretari,

si sta per concludere un intenso anno di attività sindacale, che ci ha visti protagonisti su più fronti a tutela dei lavoratori pubblici, sempre più spesso colpiti da misure politiche ed economiche di estrema durezza.

L'anno scorso, proprio in questo periodo, siamo scesi in piazza con uno sciopero generale contro la riforma delle pensioni che ha allungato di molto l'età lavorativa, penalizzando in particolar modo chi era già ad un passo dalla pensione. Nel 2012 si sono susseguiti interventi di riforma, a carattere sempre costrittivo, mai concertativo, con cui si sono aperti scenari ancor più foschi per i dipendenti pubblici.

Mi riferisco specialmente al modo in cui è stata realizzata la famosa "spending review", che dal nostro punto di vista si è dimostrata un'altra enorme occasione persa per risanare questo Paese dalle fondamenta.

Infatti, al posto di una seria rimodulazione della spesa pubblica e di una sua razionalizzazione, si è preferito ancora una volta colpire il dipendente pubblico, anzi per essere precisi il "ministeria-le", prevedendo tagli degli organici, esuberi, processi di mobilità ed eventuale cassa integrazione per due anni seguita dal licenziamento. Un iter agghiacciante contro il quale ci siamo mossi con tutti i mezzi a nostra disposizione, come testimoniano le molte iniziative in piazza che abbiamo realizzato, a giugno, a luglio e a novembre, passando per un altro sciopero generale nel settembre scorso.

Parallelamente a questa mobilitazione, la Federazione Confsal-Unsa si è resa protagonista nel porre a livello nazionale, da sola, la questione dello sblocco delle retribuzioni nel pubblico impiego.

Abbiamo raccolto decine di migliaia di firme negli uffici ministeriali di tutta Italia il 22 ottobre scorso. Abbiamo manifestato a Roma il 10 novembre in piazza Santi Apostoli, dando vita ad un eccezionale "Stipendio Day". Abbiamo contattato i gruppi parlamentari consegnando loro le firme raccolte, sottoponendo al questione anche al Presidente del Consiglio dei Ministri. Tutto ciò per chiedere la riapertura dei contratti di lavoro scaduti al 31 dicembre 2009 e lo sblocco della dinamica retributiva, poiché oggi lo stipendio di un lavoratore pubblico medio è totalmente inadeguato per poter garantire a sé e alla propria famiglia una vita al riparo dall'incertezza e dall'indigenza.

Il tema dello stipendio è fondamentale, perché è legato alla possibilità di milioni di famiglie di sopravvivere. Per questo, al fine di continuare a porre l'attenzione della classe politica su tale questione cruciale, a gennaio saremo a Reggio Calabria per la prima delle manifestazioni locali legate allo "Stipendio Day" per rivendicare proprio lo sblocco dello stipendio e per affermare, anche ai partiti impegnati nella campagna elettorale, che i veri risparmi sistemici per stabilizzare il nostro Paese non vanno fatti sulle spalle dei lavoratori e delle loro famiglie.

Nel ringraziare ognuno di voi per l'impegno dimostrato in quest'anno, grazie al quale abbiamo ottenuto un risultato straordinario in termini di rappresentatività sindacale certificata dall'Aran, Vi sprono a fare ancora di più con rinnovata passione nel 2013, perché questa Federazione ha bisogno di ciascuno di Voi.

Vi auguro serene feste, in compagnia dei vostri cari.(Massimo Battaglia)

 

Va raccolto l'appello di Massimo Battaglia, che con slancio e passione ha improntato la sua azione sindacale al servizio della Federazione, affinché quest'ultima, possa espandersi e svilupparsi in maniera capillare su tutto il territorio nazionale.

A questo proposito è importante ora, che vengano salvaguardati i livelli retributivi riequilibrandoli al potere di acquisto con l'effettivo  sblocco dei contratti, solo così il Paese può far girare la propria economia e contare su una fase di crescita, stabilità e di serenità politica. Occorre una nuova forza motivante perché si sprigioni ed operi la volontà collettiva. Occorre coraggio civile e sguardo rivolto verso il futuro.

Giuseppe Urbino

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