lunedì, giugno 03, 2013

Bonus energetico al 65%. Per i mobili sconto fino a 5mila euro - Lo sgravio per aumentare l'efficienza sale al 65% - Bonus 50% esteso all'arredamento - Bonus casa, ecco i lavori detraibili - TRIBUNA SINDACALE RACCOLTA INFORMATIVA ON-LINE DEL 03.05.2013

Bonus energetico al 65%. Per i mobili sconto fino a 5mila euro
Via libera definitivo del Consiglio dei ministri al decreto che proroga di sei mesi (al 31 dicembre 2013) il bonus fiscale per l'efficienza energetica degli edifici e quello sulle ristrutturazioni edilizie in scadenza a fine giugno. La percentuale dell'ecobonus, spiega un comunicato prodotto al termine del vertice dell'esecutivo, sale dal 55% al 65% (sono inclusi mobili e cucine). Lo sgravio del 65% sarà concentrato sugli «interventi strutturali sull'involucro edilizio, maggiormente idonei a ridurre stabilmente il fabbisogno di energia». Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha aggiunto che la detrazione fiscale del 50% sarà valida sugli acquisti di mobili fino a 10mila euro.
In particolare, per le spese documentate sostenute a partire dal 1° luglio 2013 - data di scadenza delle precedenti detrazioni - fino al 31 dicembre di quest'anno (per le ristrutturazioni importanti dell'intero edificio) spetterà la detrazione dell'imposta lorda per una quota pari al 65% degli importi rimasti a carico del contribuente, ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
Il provvedimento, si legge nel comunicato, recepisce la direttiva 2010/31/UE e punta a dare un'adeguata risposta alla necessaria ed urgente esigenza di favorire la riqualificazione e l'efficienza energetica del patrimonio immobiliare italiano in conformità al diritto dell'Unione Europea e nell'approssimarsi della scadenza degli attuali benefici.
 
Zanonato (Sviluppo): «Effetto notevole per l'economia»
A ricordare l'impatto della dell'ecobonus al 65% e degli sgravi fiscali per le ristrutturazioni edilizie ci pensa il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, che durante la conferenza stampa del pomeriggio parla di «effetto notevole sull'economia», perché il decreto «proroga quello che c'era già e continuava fino a fine giugno ma lo migliora portandolo dal 55 al 65%. Non solo si proroga di sei mesi per quel che riguarda la singola abitazione ma di un anno per gli edifici condominiali. Vengo dal tavolo sulla siderurgia con Squinzi, sindacati e imprenditori e la notizia è stata accolta con estremo interesse perché trainante diversi settori della nostra industria».
Saccomanni (Economia): copertura con incremento Iva prodotti non editoriali
Sul fronte delle coperture, la parola passa invece al ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, che spiega come i 200 milioni di euro annui necessari per gli ecobonus verranno recuperati in parte con un innalzamento dal 4 al 21 per cento dell'Iva dei prodotti non editoriali venduti assieme a quelli editoriali, da cui dovrebbero arrivare 125 milioni l'anno. Non solo: dall'anno prossimo, «il regime speciale dell'Iva delle bevande e alimenti venduti nei distributori aumenterà dal 4% al 10% in circa, cosa che porterà nelle casse dello Stato »104 milioni su base annua». Il Governo, aggiunge Sacomanni, stima «un primo impatto macroeconomico» dell'ecobonus «potenzialmente superiore a circa un decimo di punto di Pil nel 2013, sostanzialmente nella seconda metà dell'anno».
Lo sgravio per aumentare l'efficienza sale al 65% - Bonus 50% esteso all'arredamento

Per i condomini proroga di un anno invece di sei mesi (fino a 30 giugno 2014). Lupi: negli ultimi sei mesi 481.500 interventi per 8,2 miliardi. Per l'arredamento impatto da 2 miliardi. Saccomani:costo di 200 milioni all'anno coperto con aumenti Iva su beni veicolati con prodotti editorial e cibi e bevande da distributori automatici

Ok del Consiglio dei ministri alla proroga dei bonus fiscali per le ristrutturazioni (50%) e gli interventi per il risparmio energetico.
Gli sconti fiscali sul risparmio energetico
Gli sgravi fiscali per le riqualificazioni tese all'efficientamento energetico lo sgravio passa dal 55 al 65%, con una doppia proroga: un anno per condomini e sei mesi per famiglie e privati cittadini.
La differente durata della proroga del bonus per l'efficientamento energetico degli edifici - ha spiegato il ministro per lo sviluppo, Flavio Zanonato, è legato alla possibilità di accedere ai finanziamenti del fondo Kyoto gestito da cassa depositi e prestiti, un fondo rotativo per il finanziamento delle misure di riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra, finalizzate all'attuazione del protocollo di Kyoto. Ai finanziamenti agevolati è applicato un tasso di interesse dello 0,50%, a cui occorre aggiungere le commissioni applicate dalla banca convenzionata.
Lo scopo della differente durata dell'eco-bonus decisa oggi è legata proprio alla durata del fondo. Inoltre, si fa notare, gli interventi medi che può realizzare un condominio sono di rilevanza e durata superiore a quelli che possano riguardare un singolo appartamento. «La norma - ha aggiunto il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando - era stato usato molto per i singoli appartamenti, meno per i condomini. Questi ci fa fare un salto di qualità perché tetti, parti comuni e facciate sono gli elementi che permettono di aumentare di più le performance energetiche degli edifici». In Italia ha aggiunto Zanonato abbiamo edifici colabrodo che consumano fino a 162 kWh per mq all'anno ed edfici modello da 16 kWh di consumi all'anno. «I primi rappresentano il 35%, contiamo di spostare una quota consistente degli edifici più energivori tra quelli capaci di consumare di meno».
Gli sconti sulle ristrutturazioni
In questo caso la misura del bonus resta al 50% prorogato fino al 31 dicembre 2013. Cioè altri sei mesi di interventi agevolati con tetto massimo di 96mila euro. «Non si tratta di una semplice proroga», ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. La novità principale riguarda l'estensione degli sgravi anche all'arredamento. Chi ristrutturerà casa avrà un tetto aggiuntivo di 10mila euro (rispetto agli ordinari di 96mila euro) da spendere per l'acquisto di mobili relativi all'appartamento da ristrutturare. La somma di 10mila euro rappresenta "l'imponibile" complessivo sul quale si calcola la detrazione del 50%. In pratica, dunque, viene concesso uno sgravio massimo di 5.000 euro, da ripartire poi in dieci quote annuali.
Lupi ha poi sottolineato anche la conferma della possibilità di usare gli incentivi del 50% anche l'adeguamento antisismico degli edifici («una priorità del Governo»), estesi dal Dl 174/2012 anche ai soggetti colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, inclusi gli stabilimenti produttivi.
L'impatto sul mercato
Secondo Lupi gli interventi sulle ristrutturazioni con sconti al 50% attivati negli ultimi sei mesi sono stati 481.500 per un valore complessivo di 8,2 miliardi. «Stimiamo - ha aggiunto il ministro - che l'impatto sulla filiera del mobile» derivante dall'estensione del bonus all'arredamento possa «essere di due miliardi nei prossimi sei mesi».
Il costo della proroga
La proroga degli incentivi ha un impatto di 200 milioni all'anno per dieci anni. È la stima fornita dal ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni che ha anche spiegato come verranno coperte le spese. Una parte dei fondi verrà trovata innalzando l'Iva dal 4% al 21% sui prodotti non editoriali veicolati insieme ai prodotti editoriali, a partire dal 2014. «Da qui arriverranno circa 125 milioni all'anno», ha detto Saccomanni. «Altri 104 milioni all'anno - ha aggiunto il ministro - arriveranno dall'aumento dell'Iva, dal 4% al 10%, sulla vendita di cibi e bevande tramite distributori automatici».
Pompe di calore fuori dal bonus
Dal perimetro degli incentivi vengono esclusi gli interventi «di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia nonché delle spese per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria».
Nel perimetro del bonus restano invece i soli interventi riferiti all'«involucro edilizio», inteso come l'insieme e di «elementi e componenti integrati di un edificio che ne separano gli ambienti interni dall'ambiente esterno».
 
Bonus casa, ecco i lavori detraibili dal climatizzatore alla cucina

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Bonus casa: sostituire gli infissi della propria abitazione
Le nuove detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica nella misura del 65% (rispetto al precedente 55%) si potranno applicare sulle spese sostenute per cambiare gli infissi della propria abitazione, dal 1° luglio al 31 dicembre 2013. La detrazione spettante è ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Non si potranno però installare vetri e infissi qualsiasi: bisognerà rispettare i livelli di trasmittanza definiti dal Dm 26 gennaio 2010. Le finestre ad alto rendimento offrono risparmi in bolletta (tenuto pur conto dell'isolamento termico del tetto e delle pareti), isolamento acustico e una riqualificazione dell'immobile. Il 15% in più di detrazione rispetto al bonus fiscale del 50%, per i semplici interventi di ristrutturazione senza risparmio energetico, consente inoltre di coprire la parcella per la pratica con l'Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori, spesso eseguita dalla ditta installatrice, ma può andare in tasca se lo stesso proprietario compila online la scheda (allegato F), conservando la certificazione del produttore dei nuovi infissi e il documento che stima la trasmittanza di quelli vecchi

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