Bonus energetico al 65%. Per i mobili
sconto fino a 5mila euro
Via libera definitivo del Consiglio dei
ministri al decreto che proroga di sei mesi (al 31 dicembre 2013) il bonus
fiscale per l'efficienza energetica degli edifici e quello sulle
ristrutturazioni edilizie in scadenza a fine giugno. La percentuale
dell'ecobonus, spiega un comunicato prodotto al termine del vertice
dell'esecutivo, sale dal 55% al 65% (sono inclusi mobili e cucine). Lo sgravio
del 65% sarà concentrato sugli «interventi strutturali sull'involucro edilizio,
maggiormente idonei a ridurre stabilmente il fabbisogno di energia». Il
ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha aggiunto che la detrazione fiscale del
50% sarà valida sugli acquisti di mobili fino a 10mila euro.
In
particolare, per le spese documentate sostenute a partire dal 1° luglio 2013 -
data di scadenza delle precedenti detrazioni - fino al 31 dicembre di
quest'anno (per le ristrutturazioni importanti dell'intero edificio) spetterà
la detrazione dell'imposta lorda per una quota pari al 65% degli importi
rimasti a carico del contribuente, ripartita in dieci quote annuali di pari
importo.
Il
provvedimento, si legge nel comunicato, recepisce la direttiva 2010/31/UE e
punta a dare un'adeguata risposta alla necessaria ed urgente esigenza di
favorire la riqualificazione e l'efficienza energetica del patrimonio
immobiliare italiano in conformità al diritto dell'Unione Europea e nell'approssimarsi
della scadenza degli attuali benefici.
Zanonato
(Sviluppo): «Effetto notevole per l'economia»
A ricordare
l'impatto della dell'ecobonus al 65% e degli sgravi fiscali per le
ristrutturazioni edilizie ci pensa il ministro dello Sviluppo economico, Flavio
Zanonato, che durante la conferenza stampa del pomeriggio parla di «effetto
notevole sull'economia», perché il decreto «proroga quello che c'era già e
continuava fino a fine giugno ma lo migliora portandolo dal 55 al 65%. Non solo
si proroga di sei mesi per quel che riguarda la singola abitazione ma di un
anno per gli edifici condominiali. Vengo dal tavolo sulla siderurgia con
Squinzi, sindacati e imprenditori e la notizia è stata accolta con estremo
interesse perché trainante diversi settori della nostra industria».
Saccomanni
(Economia): copertura con incremento Iva prodotti non editoriali
Sul fronte
delle coperture, la parola passa invece al ministro dell'Economia, Fabrizio
Saccomanni, che spiega come i 200 milioni di euro annui necessari per gli
ecobonus verranno recuperati in parte con un innalzamento dal 4 al 21 per cento
dell'Iva dei prodotti non editoriali venduti assieme a quelli editoriali, da
cui dovrebbero arrivare 125 milioni l'anno. Non solo: dall'anno prossimo, «il
regime speciale dell'Iva delle bevande e alimenti venduti nei distributori
aumenterà dal 4% al 10% in circa, cosa che porterà nelle casse dello Stato »104
milioni su base annua». Il Governo, aggiunge Sacomanni, stima «un primo impatto
macroeconomico» dell'ecobonus «potenzialmente superiore a circa un decimo di
punto di Pil nel 2013, sostanzialmente nella seconda metà dell'anno».
Lo sgravio per
aumentare l'efficienza sale al 65% - Bonus 50% esteso all'arredamento
Per
i condomini proroga di un anno invece di sei mesi (fino a 30 giugno 2014).
Lupi: negli ultimi sei mesi 481.500 interventi per 8,2 miliardi. Per
l'arredamento impatto da 2 miliardi. Saccomani:costo di 200 milioni all'anno
coperto con aumenti Iva su beni veicolati con prodotti editorial e cibi e
bevande da distributori automatici
Ok del Consiglio dei ministri alla proroga dei
bonus fiscali per le ristrutturazioni (50%) e gli interventi per il risparmio
energetico.
Gli sconti
fiscali sul risparmio energetico
Gli sgravi fiscali per
le riqualificazioni tese all'efficientamento energetico lo sgravio passa dal 55
al 65%, con una doppia proroga: un anno per condomini e sei mesi per famiglie e
privati cittadini.
La differente durata
della proroga del bonus per l'efficientamento energetico degli edifici - ha
spiegato il ministro per lo sviluppo, Flavio Zanonato, è legato alla
possibilità di accedere ai finanziamenti del fondo Kyoto gestito da cassa
depositi e prestiti, un fondo rotativo per il finanziamento delle misure di
riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra, finalizzate all'attuazione
del protocollo di Kyoto. Ai finanziamenti agevolati è applicato un tasso di
interesse dello 0,50%, a cui occorre aggiungere le commissioni applicate dalla
banca convenzionata.
Lo scopo della
differente durata dell'eco-bonus decisa oggi è legata proprio alla durata del
fondo. Inoltre, si fa notare, gli interventi medi che può realizzare un
condominio sono di rilevanza e durata superiore a quelli che possano riguardare
un singolo appartamento. «La norma - ha aggiunto il ministro dell'Ambiente
Andrea Orlando - era stato usato molto per i singoli appartamenti, meno per i
condomini. Questi ci fa fare un salto di qualità perché tetti, parti comuni e
facciate sono gli elementi che permettono di aumentare di più le performance
energetiche degli edifici». In Italia ha aggiunto Zanonato abbiamo edifici
colabrodo che consumano fino a 162 kWh per mq all'anno ed edfici modello da 16
kWh di consumi all'anno. «I primi rappresentano il 35%, contiamo di spostare
una quota consistente degli edifici più energivori tra quelli capaci di
consumare di meno».
Gli sconti
sulle ristrutturazioni
In questo caso la
misura del bonus resta al 50% prorogato fino al 31 dicembre 2013. Cioè altri
sei mesi di interventi agevolati con tetto massimo di 96mila euro. «Non si
tratta di una semplice proroga», ha sottolineato il ministro delle
Infrastrutture Maurizio Lupi. La novità principale riguarda l'estensione degli
sgravi anche all'arredamento. Chi ristrutturerà casa avrà un tetto aggiuntivo
di 10mila euro (rispetto agli ordinari di 96mila euro) da spendere per
l'acquisto di mobili relativi all'appartamento da ristrutturare. La somma di
10mila euro rappresenta "l'imponibile" complessivo sul quale si
calcola la detrazione del 50%. In pratica, dunque, viene concesso uno sgravio
massimo di 5.000 euro, da ripartire poi in dieci quote annuali.
Lupi ha poi
sottolineato anche la conferma della possibilità di usare gli incentivi del 50%
anche l'adeguamento antisismico degli edifici («una priorità del Governo»),
estesi dal Dl 174/2012 anche ai soggetti colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio
2012, inclusi gli stabilimenti produttivi.
L'impatto
sul mercato
Secondo Lupi gli
interventi sulle ristrutturazioni con sconti al 50% attivati negli ultimi sei
mesi sono stati 481.500 per un valore complessivo di 8,2 miliardi. «Stimiamo -
ha aggiunto il ministro - che l'impatto sulla filiera del mobile» derivante
dall'estensione del bonus all'arredamento possa «essere di due miliardi nei
prossimi sei mesi».
Il costo
della proroga
La proroga degli
incentivi ha un impatto di 200 milioni all'anno per dieci anni. È la stima
fornita dal ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni che ha anche spiegato
come verranno coperte le spese. Una parte dei fondi verrà trovata innalzando
l'Iva dal 4% al 21% sui prodotti non editoriali veicolati insieme ai prodotti
editoriali, a partire dal 2014. «Da qui arriverranno circa 125 milioni
all'anno», ha detto Saccomanni. «Altri 104 milioni all'anno - ha aggiunto il
ministro - arriveranno dall'aumento dell'Iva, dal 4% al 10%, sulla vendita di
cibi e bevande tramite distributori automatici».
Pompe di
calore fuori dal bonus
Dal perimetro degli
incentivi vengono esclusi gli interventi «di sostituzione di impianti di
riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a
bassa entalpia nonché delle spese per la sostituzione di scaldacqua
tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua
calda sanitaria».
Nel perimetro del bonus
restano invece i soli interventi riferiti all'«involucro edilizio», inteso come
l'insieme e di «elementi e componenti integrati di un edificio che ne separano
gli ambienti interni dall'ambiente esterno».
Bonus casa, ecco i lavori detraibili dal
climatizzatore alla cucina
Dal bonus per la
riqualificazione energetica allo sconto per l'acquisto di mobili con
ristrutturazione, ecco alcuni interventi agevolati dal provvedimento varato
oggi dal Consiglio dei Ministri
Bonus
casa: sostituire gli infissi della propria abitazione
Le nuove detrazioni fiscali per
interventi di efficienza energetica nella misura del 65% (rispetto al
precedente 55%) si potranno applicare sulle spese sostenute per cambiare gli
infissi della propria abitazione, dal 1° luglio al 31 dicembre 2013. La
detrazione spettante è ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Non si
potranno però installare vetri e infissi qualsiasi: bisognerà rispettare i
livelli di trasmittanza definiti dal Dm 26 gennaio 2010. Le finestre ad alto
rendimento offrono risparmi in bolletta (tenuto pur conto dell'isolamento
termico del tetto e delle pareti), isolamento acustico e una riqualificazione
dell'immobile. Il 15% in più di detrazione rispetto al bonus fiscale del 50%,
per i semplici interventi di ristrutturazione senza risparmio energetico,
consente inoltre di coprire la parcella per la pratica con l'Enea entro 90
giorni dalla fine dei lavori, spesso eseguita dalla ditta installatrice, ma può
andare in tasca se lo stesso proprietario compila online la scheda (allegato
F), conservando la certificazione del produttore dei nuovi infissi e il
documento che stima la trasmittanza di quelli vecchi
Nessun commento:
Posta un commento