venerdì, giugno 28, 2013

COMUNICATO STAMPA DEL 28.06.2013

 

“CULTURA SEMPRE PIU’ IN BASSO NELLA MANI DI UN GOVERNO DEL “NON FARE”

Su Ales Spa indaga la Procura della Corte dei Conti. I luoghi della cultura italiani in agitazione mentre sia il ministro che i due sottosegretari latitano.

 

“Il Dicastero della Cultura non prende pace, gli annosi problemi che si porta dietro ormai da qualche anno continuano a non essere affrontati, - dico affrontati e non risolti - afferma Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal-Unsa Beni Culturali – sul tavolo del Collegio Romano le questioni si moltiplicano di giorno in giorno e i ministri di turno con i loro Sottosegretari stanno letteralmente a guardare. Questa volta è il turno del ministro Bray, intellettuale Pd che in questi primi sessanta giorni dal suo insediamento ha saputo solo fare proclami e tagliare nastri, non è stato nemmeno in grado di assegnare le deleghe ai suoi due sottosegretari, sottosegretari che sinceramente, non fossero stati nominati ci avrebbe guadagnato di più la nostra nazione visto e considerato che una, la Giordani, non si  vede e non si sente mentre la Borletti Buitoni pensa soltanto alle frivolezze, a dire pubblicamente che in Italia si mangia male e ci fermiamo qui per il momento. Il nuovo ministro della cultura invece se ne va in biciletta e poi parole, parole e solo parole – aggiunge il sindacalista – se avesse capito che il Mibac necessita di discontinuità nella dirigenza, fatti salvi alcuni competenti direttori generali, avrebbe fatto il suo primo gol nella gestione della cultura italiana. Invece, lasciatemelo dire, non ha capito un bel niente, ha riconfermato lo stesso management di prima contribuendo al quel conservatorismo che non ha mai aiutato la cultura del nostro Paese. Per il  Ministro Bray al momento solo tagli di nastri, insomma un degno rappresentante di questo governo del “NON FARE”. Ma Signor Ministro se riconferma tutti nel loro ruolo, lo stesso che ha portato al collasso il dicastero che oggi guida, chi le dirà per esempio di ALES, la società del Mibac che sperpera fior di milioni di euro e che gestita in questo modo non serve proprio a nulla? Non glielo dirà nessuno, come nessuno le dirà che proprio sulla ALES la Procura della Corte dei Conti sta indagando in seguito ad un dettagliato esposto che pur essendo anonimo ha destato grande interesse per la Magistratura contabile. Ma su questo ci torneremo presto. Ora – conclude Urbino – serve risolvere i problemi di chi lavora nei luoghi della cultura, la nostra e non la sua Signor ministro come nemmeno quella dei suoi due sottosegretari fantasma. Le mobilitazioni sindacali di questi giorni, intraprese dalla Confsal-Unsa unitamente ad altre sigle dovrebbero farla riflettere, non vi è più tempo.

Prenda coraggio, rinnovi il management che per spoil system poteva mandare a casa subito altrimenti oltre alla cultura tra qualche mese avrà sulla coscienza anche il turismo di questo Paese.

 

Roma, 28 giugno 2013

Tel. 06 67232348 -2889

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