lunedì, gennaio 30, 2006

RINNOVO CONTRATTI PUBBLICO IMPIEGO: AGGIORNAMENTO


Si comunica che ieri, 26 gennaio 2006, sono state sottoscritte all’ARAN, le pre-intese relative ai contratti biennali economici 2004-2005 del Comparto Agenzie Fiscali e Servizio Sanitario Nazionale.
Le pre-intese sono disponibili sul sito Confsal: http://www.confsal.it/ .
L’Unsa-Confsal, per il Comparto Agenzie Fiscali, e la Fials-Confsal, per il Comparto Sanità, forniranno in merito commenti e notizie dettagliate attraverso i propri organi di informazione.
Si coglie l’occasione per rappresentare la situazione aggiornata alla data odierna, riguardante il rinnovo dei Contratti del Pubblico Impiego.
Gli undici Comparti e le otto Aree Dirigenziali registrano la seguente situazione:

COMPARTI

v BENEFICI CONTRATTUALI LIQUIDATI
o Amministrazioni dello Stato ad Ordinamento Autonomo
o Ministeri
o Scuola

v IPOTESI DI CCNL SOTTOSCRITTA IN ITER DI CONTROLLO E VALIDAZIONE
o Agenzie Fiscali
o Enti Pubblici non Economici
o Istituzioni di Alta Formazione e specializzazione artistica e musicale
o Istituzioni ed Enti di ricerca e specializzazione
o Presidenza del Consiglio dei Ministri
o Servizio Sanitario Nazionale
o Università

v NEGOZIATO IN CORSO
o Regioni ed Autonomie Locali



AREE DELLA DIRIGENZA


v IPOTESI DI CCNL SOTTOSCRITTA IN ITER DI CONTROLLO E VALIDAZIONE
o Area I – Ministeri – Amministrazioni dello Stato ad Ordinamento Autonomo
o Area II – Regioni ed Autonomie Locali
o Area V – Scuola – AFAM

v NEGOZIATO IN CORSO
o Area III – Sanità
o Area IV – Medici
o Area VIII – Presidenza del Consiglio dei Ministri

v EMANATO ATTO DI INDIRIZZO – (SI ATTENDE L’IMMEDIATA APERTURA DELLA TRATTATIVA ALL’ARAN)
o Area VI – Enti Pubblici non Economici ed Agenzie Fiscali

v NON E’ STATO ANCORA EMANATO L’ATTO DI INDIRIZZO
o Area VII – Ricerca - Università

CONCORSI E LAUREE

Ha ricevuto il visto della Corte dei Conti, la Circolare della Funzione pubblica relativa al tema dei titoli necessari per la partecipazione ai concorsi pubblici.
Una serie di precedenti circolari avevano già chiarito che per l’accesso alla dirigenza era necessaria la laurea specialistica. Per i concorsi agli altri livelli del pubblico impiego, ove sia richiesta la laurea, è sufficiente quella triennale.
Inoltre, è stato chiarito che in tutti quei casi in cui venga richiesta il titolo di laurea “specialistica”, dovrà essere ammesso anche chi possiede la laurea del vecchio ordinamento.

ART. 18 STATUTO DEI LAVORATORI ED ONERE PROBATORIO

Nel caso di licenziamento illegittimo, l’onere della prova circa l’inesistenza del requisito dimensionale previsto dall’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, e quindi l’impossibilità di reintegrare nel suo posto il lavoratore licenziato, grava sul datore di lavoro e non sul prestatore di lavoro.
E’ questo il principio di diritto enunciato dalla Corte di Cassazione, Sezioni Unite, con sentenza 141/2006.
In particolare la questione sottoposta alla Corte concerneva la corretta interpretazione dell'art. 18, comma 1, l. 300/1970, modificato dall'art. 1 l. 108/1990, con riguardo alla ripartizione dell’onere della prova, ovvero: se nel subordinare l'ordine giudiziale di reintegrazione del prestatore di lavoro illegittimamente licenziato a certe dimensioni dell'organizzazione produttiva datrice di lavoro, commisurate sul numero delle persone occupate (cd. requisito dimensionale), imponga al detto prestatore-attore in giudizio l'onere di provare il requisito, oppure richieda al datore-convenuto in giudizio la prova negativa ossia del non raggiungimento di quelle dimensioni.
Alla questione la giurisprudenza aveva dato soluzioni differenti accendendo il contrasto che ha dato origine all’intervento nomofilattico della Suprema Corte.

Liquidazione pubblico impiego: non più pignorabile illimitatamente

La sequestrabilità e la pignorabilità delle indennità di fine rapporto di lavoro, per crediti da danno erariale deve avvenire con la limitazione temporale disposta all'articolo 545 del codice di procedura civile. E' questo il principio contenuto nella sentenza Corte Costituzionale n° 438 del 9.12.2005 (Ludovico De Grigiis) LaPrevidenza.it, 20/12/2005

Reversibilità CPS: diritto alla pensione per figli maggiorenni studenti universitari
La privazione del diritto a pensione direversibilità ai sensi della legge 6 luglio 1939, n. 1035 viene dichiarata incostituzionale con la sentenza della Corte costituzionale, del 2.12.2005, n° 433. I figli maggiorenni studenti universitari (o iscritti ad istituti superiori paritari) conseguono il diritto alla prestazione pensionistica in quanto equiparati agli orfani minorenni.

PUBBLICHIAMO IL SEGUENTE ARTICOLO POICHE’ NE RITENIAMO PIENAMENTE CONDIVISIBILE IL CONTENUTO

Tra le rovine dei Beni culturali i Beni culturali in rovina
Salvatore Settis
10-GEN-2006 La Repubblica


Lottizzazione, carenze di fondi e di personale: la deriva di musei e Sovrintendenze

PROSEGUE senza soste (senza rimedio?) la penosa deriva del ministero dei Beni culturali.

Il "valzer delle poltrone" denunciato con nomi, cognomi e indirizzi da Antonello Cherchi sul Sole-24 ore del 6 gennaio non è un episodio isolato, per quanto rivelatori possano essere i suoi aspetti più grotteschi, come il decreto-legge pubblicato per errore sul sito del ministero (poi velocemente ritirato) , con notazioni a mano che mettono a nudo personalismi assai discutibili.

MA NON si tratta solo di fatti di costume, pur deplorevoli, bensì del profondo malessere di tutta l'amministrazione pubblica della tutela. E' infarti significativo che le lotte di potere, le spartizioni, i favoritismi clientelari abbiano a oggetto le poltrone ministeriali, accentuando il perverso processo di gigantismo burocratico degli uffici centrali del ministero, mentre la periferia langue.

Basti qui ricordare che le direzioni generali, solo quattro fino a pochi anni fa, si sono raddoppiate con la riforma Melandri e triplicate con quella Urbani, senza contare l'aggiunta dei direttori regionali. Continua intanto l' annoso blocco delle assunzioni, più o meno metà delle Soprintendenze sono coperte per reggenza in mancanza di Soprintendenti di ruolo, e l'età media dei funzionali si aggira sui 55 anni. Viene così stravolto e mortificato il principale vanto della storia italiana della tutela, il suo carattere territoriale. Il ministero diventa un mostro con una testa sempre più grande e un corpo sempre più gracile.

Soprintendenze, archivi e musei fronteggiano compiti accresciuti con fondi cinicamente decurtati a ogni Finanziaria (lo ha ricordato Corrado Augias in queste pagine) e personale sempre più scarso e sempre più vecchio.

In questo contesto, il nuovo Codice dei Beni Culturali o qualsiasi altra norma rischia di diventare rapidamente carta straccia per mancanza di chi ne curi l'applicazione.

Ma finite le Soprintendenze per il graduale pensionamento di tutti e la mancanza di turn over, chi si occuperà della tutela in Italia?

Per i musei almeno, la risposta è pronta, anzi strombazzata a ogni occasione: ci penseranno le fondazioni museali. Peccato che chi le presenta come la soluzione salvifica rimuova in blocco i fatti: la legge Veltroni che prevede le fondazioni museali a cui "conferire" in gestione i patrii musei è del 1998, il regolamento Urbani del 2001; ma ad oggi esiste una sola Fondazione costruita intorno a (o a spese di) un museo statale, quella del Museo Egizio di Torino. Ma esiste veramente?

Sembrerebbe di sì, visto che è stata solennemente inaugurata due volte, da Urbani e poi da Buttiglione, e che può contare sul robusto appoggio di due grandi fondazioni bancarie. Ma fino ad oggi non si è riuscito nemmeno a "conferire" il Museo alla Fondazione, che gestisce la biglietteria mentre a tutto il resto (Museo e personale) pensa lo Stato. Esiste in compenso un Consiglio di amministrazione (dove non siede nemmeno un egittologo), che ha assunto il nuovo direttore del Museo senza consultare il Comitato Scientifico, presieduto e composto da egittologi illustri.
Le Soprintendenze vengono defunzionalizzate (anche con la creazione delle direzioni regionali, ulteriore tramite burocratico fra tutela territoriale e ministero), le fondazioni non riescono a decollare, e intanto si moltiplicano e si radicano le posizioni di potere nei corridoi del ministero.

Se il disegno è di chiudere bottega non c'è che dire, la strategia è perfetta. E' dunque diventato un ferrovecchio anche il glorioso articolo 9, il più originale della nostra Costituzione come ha detto il Presidente Ciampi?

Mentre si avvicinano le elezioni politiche, è giusto ricordare che gli elementi di questa deriva istituzionale, che negli anni del centrodestra ha raggiunto un livello preoccupante, hanno però radici nei governi di centrosinistra. Ad essi risale l'istituzione delle direzioni (allora Soprintendenze) regionali e la prima, più moderata moltiplicazione delle poltrone ministeriali; ad essi l'istituzione delle fondazioni museali, ottima idea per convogliare iniziative e fondi privati se la normativa non fosse stata concepita in modo così sgangherato.

Anche il blocco delle assunzioni, assoluto in questa legislatura, fu solo modestamente intaccato nella precedente.

Di fronte a questa crisi ormai insopportabile del settore, questi precedenti poco esaltanti vanno tenuti a mente.
Finora non è stato rivelato quale sia il progetto della coalizione di centrosinistra su questo fronte delicatissimo e vitale, e speriamo di saperlo presto.

Un'inversione di tendenza è necessaria, ma perché sia efficace occorrerà alla sinistra anche una buona dose di autocritica.

Se la Costituzione non è un ferrovecchio, l'amministrazione pubblica della tutela ha bisogno non solo di più fondi, ma di un'iniezione massiccia di nuovo personale di garantita competenza, di Soprintendenze territoriali autonome e funzionali, di una burocrazia centrale più snella, di un nuovo rapporto con Regioni, enti locali e privati ridisegnato sulla base di un grande patto nazionale per la tutela.

Alcuni dati sulle risorse umane del MiBAC - (anno 2005)
Published sabato, gennaio 28, 2006 by Blogger Culturale
(fonte: http://www.beniculturaliblog.it)


Dati Generali
7.918 posti scoperti su 25.175 assegnati.
Al MiBAC manca il 31% del personale totale assegnato:

· 1/4 dei Custodi previsti;
· 30 Architetti (circa);
· 100 Archeologi (circa) su 500 previsti;
· 189 Archivisti (circa) su 959 previsti;
· 668 Addetti Amministrativi;
· 0 Manager;
· 17 Informatici (circa) su 57 previsti;
· 1 Statistico su 2 previsti;
· 1 Geologo su 6 previsti;
· 1 Fisico su 5 previsti;
· 3 Chimici su 12 previsti.

Dati Regionali:
· Piemonte: 126 Custodi su 373;
· Lombardia: 187 Custodi su 440; 19 Archivisti su 40 previsti;
· Veneto: 106 Custodi su 397;
· Liguria: 50 Custodi su 190;
· Toscana: 39 Architetti su 64 previsti;
· Lazio: 114 Archivisti su 164 previsti;
· Abruzzo: 33 Architetti su 13 previsti (eccedenza), 45 Storici dell’Arte su 11 previsti (eccedenza);
· Molise: 0 Storici dell’Arte; 67 Archivisti su 28 previsti (eccedenza);
· Campania: 46 Archeologi su 72 previsti;
· Puglia: 24 Archeologi su 40 previsti;
· Basilicata 9 Archeologi su 17 previsti.

Ultimo concorso: metà degli anni 80.
Età media di un funzionario: 50 - 55 anni.

RISTRUTTURAZIONE LOCALI DEL CENTRO OPERATIVO SINDACALE DEL COLLEGIO ROMANO

Vi informiamo che nel corso di questa settimana, inizieranno dei lavori di ristrutturazione della nostra stanza sindacale presso il Ministero.
Pertanto, potrebbero esserci disagi circa il collegamento web e l’ utilizzo degli altri mezzi di comunicazione ( telefono, fax, ecc.).
Faremo comunque il possibile per tenervi aggiornati attraverso il Sito internet http://www.unsabeniculturali.it/ oppure tramite il nostro Blog http://www.unsabeniculturali.blogspot.com/

Cordialità e saluti

LA SEGRETERIA NAZIONALE

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