giovedì, novembre 03, 2011

comunicato stampa del 03/11/2011 -“COLLABORATORE FANTASMA ALL'ISTITUTO CENTRALE DEL RESTAURO: L’AGENZIA DELLE ENTRATE GLI MANDA IL CONTROLLO” Cosa ne pensa il ministro Galan?

"COLLABORATORE FANTASMA

ALL'ISTITUTO CENTRALE DEL RESTAURO:

L'AGENZIA DELLE ENTRATE GLI MANDA IL CONTROLLO"

 

Dall'ICR gridano all'errore materiale ma intanto avevano anche emesso le buste paga all'insaputa dell'individuo

 

Cosa ne pensa il ministro Galan?

 

Il nostro Sindacato è venuto a conoscenza di un episodio che se confermato ha davvero dell'incredibile – afferma Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal-Unsa Beni Culturali – originariamente poteva sembrare un classico controllo incrociato che l'Agenzia delle Entrate è solita fare in presenza di dichiarazioni da parte di un soggetto privato o pubblico quando si è consumato un rapporto di lavoro-collaborazione ma in realtà,  il controllo incrociato,  è arrivato ad  un ignaro collaboratore di un Ente dei Beni Culturali, (l'Istituto Centrale del Restauro) che  non ha mai messo piede in quegli uffici siti in via di S. Michele.

 

Tutto succede quando l'Agenzia delle Entrate, in presenza di dichiarazione dell'ICR con modello 770, contesta all'individuo il fatto di aver percepito per una collaborazione con l'Istituto,  una somma poco superiore ai 5 mila  euro e che questi non l'aveva mai dichiarata nella sua denuncia dei redditi, azione questa che gli  sarebbe costata una forte sanzione pecuniaria.

 

Per l'interessato – prosegue il sindacalista – inizia così il calvario per dimostrare di non aver mai avuto un contratto con questo istituto e che la contestazione dell'Agenzia delle Entrate era da annullare.

 Dopo un tira e molla, lo sfortunato riesce ad avere una dichiarazione dall'ICR(che lo scagionerebbe) e nello stesso tempo scopre che a suo nome erano state persino emesse a sua insaputa  delle buste paga per l'importo di cui sopra ma senza la presenza di un regolare contratto.

 

Dal tam–tam ministeriale – prosegue la Confsal-Unsa Beni Culturali – parrebbe che ci siano anche altri episodi del genere, alcuni dei quali,  l'hanno "sfangata" in quanto l'Agenzia delle Entrate non ha effettuato il cosiddetto "controllo incrociato".

 

Ora ci chiediamo che le Autorità giudiziarie(sperando che l'Agenzia delle Entrate le abbia interessate) indaghino a fondo per capire se trattasi di un episodio isolato, "di un mero errore materiale" come hanno detto  all'ICR  (ANCHE SE CI VIENE DIFFICILE PENSARE AD UN ERRORE MATERIALE QUANDO DELL'INDIVIDUO INTERESSATO AL CONTROLLO, DETTA AMMINISTRAZIONE CONOSCEVA TUTTO ED AVEVA PERSINO EMESSO DELLE BUSTE PAGA A SUO NOME, BUSTE PAGA PERO' CHE NON HA MAI INCASSATO).

 

Mi auguro – conclude Urbino – che la Guardia di Finanza prima e la Magistratura se servirà, ristabiliscano la chiarezza su quello che è uno degli episodi  a dir poco disdicevoli. Cosa ne pensa il ministro Galan? Non sarebbe il caso di aprire anche un'inchiesta interna?"

 

Roma, 3 NOVEMBRE 2011 Tel. 06 67232348 -2889

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