giovedì, novembre 03, 2011

DAL NOSTRO COMUNICATO 59/11

OMBRE SUGLI INCARICHI DIRIGENZIALI, ECCESSIVA PROTEZIONE DA PARTE DEL MIBAC NEL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI AL PERSONALE DI SECONDA AREA F3 (EX B3) E DI TERZA AREA F4 (EX C3)

 

ILLEGITTIME ATTRIBUZIONI DI ASPETTATIVE E INCARICHI DIRIGENZIALI ALLA SIAE PER IL SINDACALISTA UIL CERASOLI E ALTRI

 

 

Questa Organizzazione Sindacale con nota prot. 327 del 05.10.2011 ha denunciato agli Organi Superiore del MiBAC, l'illegittimità per violazione dell'art. 7 comma 8 lett. B) del CCNI, concessione dell'aspettativa al Segretario Nazionale Beni Culturali della UIL Dr. Gianfranco Cerasoli, al fine di fargli assumere un incarico dirigenziale a tempo determinato per tre anni (dal 15.11.2010 al 15.11.2013, quale Dirigente della SIAE (Ente Pubblico Economico, vigilato dal MBAC).

Rispetto a tale esposto l'Amministrazione, nonostante sia decorso un mese di tempo non ha fornito alcuna risposta; però nel frattempo, questa Organizzazione Sindacale è venuta a conoscenza di ulteriori aspetti della vicenda, che generano ulteriori perplessità. Difatti il Cerasoli Gianfranco è inquadrato nei ruoli del MiBAC nella seconda AREA F3, (EX B3), quindi all'interno di un'Area non di funzionari, ma di impiegati esecutivi. In altre parole è stato attribuito al Cerasoli (Segretario Nazionale di un sindacato dei Beni Culturali) un incarico esterno Dirigenziale da parte della SIAE, che è si un ente pubblico economico, ma vigilato dallo stesso MiBAC ai sensi dell'art. 1 comma 3 della Legge 09.01.2008, un incarico dirigenziale, pur non appartenendo lo stesso non solo all'Area Dirigenziale, ma addirittura, neanche all'Area dei Funzionari!

Ebbene il MiBAC potrebbe rispondere, in relazione alla concessione dell'aspettativa al Cerasoli, non dovuta, che si è trattato di un mero errore, allora a questo punto dovrebbe spiegarci come mai la stessa aspettativa, sempre non dovuta, è stata concessa anche ad un altro dipendente del MiBAC il sig. Bracci Alessandro inquadrato nella terza AREA F4 (EX C3), assegnato all'Ufficio del Gabinetto del MiBAC, che ha avuto anch'egli un incarico a tempo determinato (dal 15.09.2010 al 15.09.2013) Dirigenziale presso la SIAE.

D'altronde in merito alle attribuzioni di incarichi Dirigenziali esterne anche presso Enti Pubblici Economici, la ratio dovrebbe essere quella dell'eccezionalità, per fornire all'Ente, professionalità indispensabili. A questo punto ci si chiede, come mai è stato nominato Dirigente presso la SIAE (ente pubblico vigilato dal MiBAC) un sindacalista dello stesso Ministero, inquadrato nell'area degli impiegati esecutivi, e con la concessione di un'aspettativa non dovuta per legge e nonostante l'esposto di questa Organizzazione Sindacale, il MiBAC, non ha revocato la suddetta aspettativa? E come mai è stata concessa un'aspettativa non dovuta, ad un altro dipendente Bracci Alessandro assegnato presso il Gabinetto del Ministro, per l'attribuzione di un incarico Dirigenziale sempre presso la SIAE? E per altro la concessione di tali illegittime aspettative, ai suddetti dipendenti, con l'illegittima conservazione del posto per tre anni, determinano un danno all'Amministrazione Pubblica (per altro già sotto organico), che è privata dell'attività lavorativa del suddetto personale, che invece riceve un indebito vantaggio economico e professionale (percependo una retribuzione più alta) e l'acquisizione di titoli ed esperienze professionali.

Ma tali esempi, non sono casi isolati, ma aprono uno squarcio su un sistema di gestione delle nomine dirigenziali; l'ex Segretario Generale dei Beni Culturali il Dr. Giuseppe Proietti  in data 8 marzo 2010, dopo essere andato in quiescenza volontariamente, ha stipulato un contratto a tempo determinato esterno quale Soprintendente p.t della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Roma ex art. 19 comma 6 dlgs 165/2001, con l'allora Direttore Generale per le Antichità Dr. Stefano De Caro (quanto per l'altro all'epoca vi era un Dirigente esterno pagato dalla Pubblica Amministrazione, con notevoli titoli culturali e professionali, privo di un incarico e tenuto parcheggiato, contro la propria volontà senza far nulla Dr. Mario Pagano). Orbene l'attribuzione di tale incarico era illegittima sia perché violava la stessa ratio della norma art 19 Dlgs 165/2001, che prevede l'attribuzione di incarichi dirigenziali esterni, in casi eccezionali, e quando non vi sono Dirigenti interni disponibili, sia per la violazione dell'art. 24 della Legge 23.12.1994 n. 724, che sancisce il divieto di conferimenti di incarichi all'interno dell'amministrazione a personale che sia andato volontariamente in pensione. Ebbene tale contratto del Dr Proietti non è stato né pubblicato, né registrato presso la Corte dei Conti. Infatti, prima che tale contratto fosse risolto, il Dr. Proietti nella qualità di Soprintendente per i Beni Archeologici di Roma, nell'agosto 2010, prima di lasciare tale incarico, ha stipulato un contratto con la società ALES (società di servizi) per un importo di 70.000,00 Euro (da finanziare nell'ambito delle perizie tra le somme a disposizione), per fornire supporto tecnico amministrativo ai diversi architetti e archeologi responsabili del procedimento dalla progettazione al collaudo degli interventi eseguiti. A decorrere dal settembre 2010, quindi, dopo meno circa di un mese, ) dalla stipula di tale contratto (e quindi senza che fossero trascorsi sei mesi dalla cessazione dell'incarico di Soprintendente di Roma, il Dr, Proietti, (che ha lasciato l'incarico di Soprintendente di Roma in data il 31.08.2010), è stato nominato, guarda caso, Presidente del Consiglio di Amministrazione dell'ALES!! Per altro nonostante fosse stato stipulato il predetto contratto con l'ALES di €70.000,00 per fornire supporto tecnico e amministrativo ad archeologi e architetti, la Soprintendenza ha continuato nell'anno di riferimento a stipulare contratti di consulenza esterna.

Questi sono gli sprechi dei soldi pubblici, conseguenti ad atti illegittimi, che dovrebbero essere immediatamente eliminati, con conseguenti provvedimenti di recupero delle somme delle quali la P.A. ha ricevuto il danno erariale, direttamente con i Dirigenti individuati responsabili. Invece mentre il nostro Stato rischia il default per il disavanzo del debito pubblico, si pensa ai licenziamenti dei dipendenti pubblici, del taglio alle pensioni, senza sollevare "un coperchio" di una pentola che contiene sprechi gravissimi, legati ad un sistema di nomine e di gestione di denaro pubblico, non conforme alle norme vigenti, e ai principi di legalità imparzialità ed efficienza della P.A ex art. 97 della Cost.

Questa Organizzazione Sindacale quale sindacato a difesa dei lavoratori pubblici, aspetta dal MiBAC non solo delle risposte, ma l'adozione di opportuni provvedimenti.

 

La Confsal-Unsa Beni Culturali procederà a denunciare ulteriormente il caso anche presso gli Organismi giurisdizionali competenti, richiamando all'assunzione di responsabilità dei preposti al rispetto delle norme di legge in materia.

 

 

Cordialità e saluti

 

IL SEGRETARIO NAZIONALE

(Dott. Giuseppe Urbino)

 

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