venerdì, ottobre 21, 2011

ESPOSTO CONFSAL-UNSA PER L'ILLEGITTIMA ASPETTATIVA AL SINDACALISTA DELLA UIL CERASOLI

Dopo essere venuti a conoscenza di quanto è avvenuto nell’ambito del MiBAC e dopo la pubblicazione sullo scorso numero del nostro notiziario, ove riportavamo l’anomala posizione del Dott. Gianfranco Cerasoli, con la quale viene rimarcata la poca chiarezza sulla titolarità o meno di alcune posizioni generate dall’illegittima aspettativa concessa al dott. Cerasoli. Infine, le molteplici riforme in ambito amministrativo hanno fatto perno sui principi di trasparenza, pubblicità economicità ed efficacia ma evidentemente la legge non è uguale per tutti e la cosa, ha generato e genererà non pochi problemi anche in ambito pratico, dando adito ad equivoci e disservizi. Lo stesso dicasi per i rapporti tra sindacati ed Amministrazione: si ribadisce che l’Amministrazione nel caso di specie ha agito illegittimamente violando l’art. 7 comma.8 lett. b) del CCNL 2009 nonché la legge n. 150/2009 oltre al fatto che nella prassi ha creato disparità di trattamento tra i dipendenti pubblici. Sembra tuttavia strano che la UIL, cosi attenta al notevole dispendio economico per le casse dello Stato, non faccia caso al danno causato dalla conservazione del posto di un suo esponente che ha sottoscritto un contratto triennale con un ente pubblico economico. Per questa incresciosa  situazione la Confsal-Unsa Beni Culturali ha presentato un esposto agli Organi di Controllo Contabile e agli Organismi Amministrativi di valutazione, che si trascrive integralmente qui di seguito, in merito all’illegittima aspettativa concessa al Dott. Gianfranco Cerasoli a seguito della sua nomina a Dirigente Generale della SIAE.

…“Lo scrivente Dott. Giuseppe Urbino Segretario Nazionale della Federazione Confsal-Unsa Beni Culturali, vi evidenzia quanto qui di seguito rappresentato.

Alla fine dell'anno 2010 l'allora Direttore Generale Dott.ssa Antonia Pasqua Recchia ha concesso al Dott. Gianfranco Cerasoli, dipendente del MiBAC e Segretario Nazionale UIL Beni Culturali, l'aspettativa per tre anni ai sensi dell'art. 7 comma 8 lett. b) del CCNI 2009, a seguito dell'ottenimento da parte dello stesso di un incarico a tempo determinato, quale Dirigente della SIAE. Orbene l'art. 7 comma 8 lett. b) del CCNI sancisce che: “ L'aspettativa senza retribuzione e senza decorrenza dell'anzianità, è, altresì concessa al dipendente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato:

b) per tutta la durata del contratto di lavoro a termine se assunto presso la stessa o altra amministrazione del comparto ovvero in altre pubbliche amministrazioni di diverso comparto o in organismi della comunità europea con rapporto di lavoro ed incarico a tempo determinato. Ne discende che un dipendente a tempo indeterminato del MiBAC, può usufruire della predetta aspettativa, soltanto nel caso in cui, venga assunto con contratto a termine, presso la stessa amministrazione o altra amministrazione ovvero in altre pubbliche amministrazioni. L'art. 1 comma 2 del Dlgs 30.03.2001 n. 165 definisce le Pubbliche Amministrazioni:” omissis… per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità Montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di Commercio, industria artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regioni e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e le Agenzie di cui al DLgs 30.07.1999 n. 300”.

Invece la SIAE è un Ente pubblico economico, così come si rileva dallo Statuto di tale Ente approvato con delibera del 27.03.2008.

Ne discende che essendo la SIAE un Ente pubblico economico, tale società non è una pubblica amministrazione, con la conseguenza che non è possibile usufruire da parte del Dott.. Gianfranco Cerasoli, dell'aspettativa di cui all'art. 7  comma 8 lett. b) del CCNI 2009. Pertanto, illegittimamente, l'Amministrazione “de qua sta” conservando il posto fin dal novembre 2010 al Dott. Cerasoli Gianfanco,che ha sottoscritto un contratto a tempo determinato per tre anni con la SIAE, quale Dirigente del personale, con il profilarsi di danno all'erario. Pertanto l'Amministrazione immediatamente dovrebbe avviare la procedura nei confronti del Dott. Cerasoli per il recesso dal rapporto di lavoro a tempo indeterminato con il MiBAC.

Infine questa Organizzazione Sindacale rileva che il Dott.. Cerasoli essendo Segretario Nazionale UIL Beni Culturali, ai sensi della legge n. 150/2009, così come interpretata dallo stesso Ministro Brunetta con la circolare n. 11/2010, non avrebbe potuto, neanche, assumere l'incarico di Dirigente del personale della SIAE, in quanto avrebbe dovuto aspettare il termine di 24 mesi dall'eventuale cessazione della carica di Dirigente Sindacale.

Pertanto questa Organizzazione Sindacale, si chiede come sia stato possibile tutto questo, e chiede adottarsi tutte gli opportuni provvedimenti, da parte degli Organi in indirizzo.

Si resta quindi in attesa di conoscere le determinazioni che saranno adottate in merito a quanto segnalato”…

Del resto la denuncia che facciamo come Confsal-Unsa Beni Culturali, trova risconto anche in una nota del 10 ottobre 2011 a firma dell’attuale Coordinatore Generale CISL Beni Culturali, inviata all’Arch. Francesco Prosperetti — Direttore generale per i beni culturali  e paesaggistici della Calabria e per conoscenza all’Arch. Roberto Cecchi e al Dott. Salvatore Nastasi, con la quale si richiama l’anomala posizione del Cerasoli, il cui tenore è così riportato:

…“solo in data odierna leggiamo la nota UIL, che per comodità le alleghiamo, e con  somma meraviglia, ancor prima di leggerla, si nota che l’estensore Enzo Feliciani pone la propria firma su tale documento per conto della segreteria di detta organizzazione.

Questo fatto ci ha fortemente confusi in quanto ritenevamo che fosse lui il nuovo segretario della UIL dal momento che il suo predecessore, assumendo l’incarico di direttore generale presso la SIAE (riteniamo meritatamente), abbia lasciato l’incarico di segretario generale di detta organizzazione. Ritenevamo, quindi, che il nuovo incarico di D.G. a cui è stato destinato il Cerasoli, attesa la sua diretta responsabilità sul personale SIAE, avesse consigliato al neo direttore generale di lasciare l’incarico sindacale all’amico Enzo Feliciani”...

Sappiamo benissimo che quanto da noi denunciato su questa vicenda ha destato molta contrarietà negli uffici del Ministero ed ha altrettanto allarmato gli ambiti politici vicino al Ministro, soprattutto ci ha fatto inimicare un po’ di più gli attuali sostituti del titolare UIL , ma a noi poco importa, se certe cose vengono effettuate da sindacalisti senza scrupoli, che come si è visto “predicano bene  razzolano male”.

Nessuno può dimenticare con quanto zelo e altrettanta caparbietà il Cerasoli ha combattuto nell’ambito del suo mandato, contro le nomine ministeriali, a suo dire, attribuite senza competenza e merito, per poi approdare miserevolmente a chiudere una carriera sindacale per l’ambito incarico, ritenuto sì di prestigio e che però a molti è sembrato un utile baratto, concessogli probabilmente in cambio  della sua uscita dalla scena e a farlo smettere di continuare in quel ruolo di disturbatore sociale e sindacale. Questo è purtroppo, il prodotto dell’opportunismo sindacale che non smetteremo mai di denunciare apertamente. Auspichiamo pertanto, che l’Amministrazione fornisca immediata chiarezza, onde evitare un crescendo di malcontenti generati dalla poca trasparenza dei rapporti e delle posizioni effettive dei soggetti, ripristinando altresì una situazione di legittimità.

Giuseppe Urbino

 

 

 

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