martedì, ottobre 04, 2011

DAL NOTIZIARIO SETTEMBRE 2011

COSI’ L’EX SINDACALISTA UIL OTTENNE L’INCARICO DI DIRIGENTE SIAE

 

Qualche tempo fa sotto l’egida dell’allora Ministro Bondi, si procedette alla nomina di un noto sindacalista della UIL-bac nei ranghi del personale dirigente della SIAE.

Tale nomina, molto discussa nei corridoi del Ministero, in quanto appariva come ultima novità uscita dai meandri della ristretta cerchia del Ministro uscente.

Roba da fare scandalo solo a pensarci e, che purtroppo, solo il Ministro Bondi e i (suoi) casi umani, poteva giu-ngere a tal punto.

Infatti, come si può evincere da una nota a firma dell’ex Coordinatore Nazionale della CGIL datata 26 novembre 2010… “Da qualche giorno si stanno cavando dal cilindro le malefatte di Bondi e tra le tante ricordate, viene sottaciuta quella della nomina a Dirigente della SIAE del segretario della UIL-bac Gianfranco Cerasoli. Sì il noto castigatore di Sgarbi. E pensare che grazie a Vittorio Sgarbi e alla sua “ascesa” al Polo veneziano che deve la sua nomina che, guarda caso, non ha rispettato i cardini indicati dalla Corte dei conti e dei quali rimproverava il Ministro: aumento della spesa, mortificazione dei dirigenti interni “che aspirino a ricoprire quel posto”. Già la SIAE è un ente pubblico economico e per qualcuno anche un carrozzone, quindi tutto è lecito? Vediamo di fare un po’ di conti per avere Sgarbi a Venezia: i due “pretendenti” vengono nominati Direttori Generali/regionali; Cerasoli dirigente alla SIAE con una possibile e ulteriore appendice di un dirigente avente diritto, ma, ahi lui, dimenticato…” Sempre secondo quanto affermato dall’ex coordinatore della CGIL, sembrerebbe che dopo lungo penare e contrattare con Bondi l’ex sindacalista della UIL-bac Gianfranco Cerasoli, abbia ricevuto l’importante incarico alla SIAE, grazie all'esposizione mediatica derivata dalla controversia da lui orchestrata contro la nomina di Sgarbi, sino ad arrivare ad ottenere la contropartita per la solerte operazione-collaborazione con la parte politica e manifestare il proprio silenzio assenso.

La vicenda trova conferma in una nota apparsa sul forum della stessa CGIL, con la quale si dichiara… “Il contorno della notizia non la conosco ma si è parlato di riunioni segrete nella sede della SIAE col Dirigente generale Blandini insieme al Capo di gabinetto, Giro… Bondi (questo lo immagino io)

con l'obiettivo di eliminare colui che poteva ostacolare la nomina di Sgarbi a Venezia.

Così la pensa Bondi ma non perché poi fosse vero… la Corte ci ha pensato però è indubbio che la campagna mediatica è stata fuori e questo anche grazie a Sgarbi e i suoi SMS ecc.

Dunque la storia si ripete: i sedicenti capopopolo alla fine hanno un prezzo e i potenti lo sanno e poi lo fanno.

Dirigente alla SIAE...e con quali competenze? ricordate quando strepitava sugli incarichi esterni e sulle competenze? Oggi d'incanto non esistono più quelle (finte) polemiche...”

Questo ha comportato lo sbotto dell’ex coordinatore della CGIL con la seguente affermazione… “Io sono pensionato ma lui non ha gli anni per la pensione: cambia casacca, mestiere e soprattutto stipendio! Insomma il moralista oggi sarebbe da moralizzare…”

Del resto, anche se il Cerasoli ha comunicato a suo tempo le proprie dimissioni dal Consiglio superiore, altrettanto non ha fatto, nel rassegnare le proprie dimissioni dal Ministero, dal momento che andava ad assumere l'incarico di Direttore Generale al Piano Industriale della SIAE, anzi con la piena collaborazione di alcuni Dirigenti della Direzione OAGIP, gode della illegittima aspettativa per tutta la durata dell’incarico dirigenziale, pienamente concertata, affinché lo stesso non sia costretto alle dimissioni dai ruoli ministeriali, dal momento che la SIAE è un Ente Pubblico economico e non una Pubblica Amministrazione.

Mai nessuno appartenente ai ranghi del Ministero fino ad ora, è riuscito così splendidamente a farsi servire. Nella stessa giornata silenziosamente veniva firmato il decreto e con tutta fretta veniva inviato agli Organi di Controllo, al fine di porre in essere in favore dell’ex sindacalista UIL-bac il "prestigioso incarico" a cui era stato chiamato esclusivamente chissà per quali meriti acquisiti sul campo.

Quasi tutti si pongono una domanda, come abbia fatto il Sig. Cerasoli ad ottenere  l’incarico alla SIAE e in base a quali meriti; è forse un professionista del Settore? Oppure siamo di fronte al solito "promoveatur ut amoveatur"? Forse la UIL-bac dovrebbe delle spiegazioni a tutti i lavoratori del Mibac.

Per questo riteniamo che l’ex Segretario Nazionale della UIL-bac , debba fornire chiarimenti assai validi, sia sul prestigioso incarico, che sulle eloquenti somme che percepirà alla faccia di tutti coloro che sono ancora fermi nei processi di riqualificazione.

Come ha scritto qualcuno nel forum di cui sopra “…Noi siamo, per natura, felici dei successi altrui, ma i ruoli ricoperti pretendono chiarezza. Questo fa parte della battaglia politica e delle idee, che passa anche attraverso i comportamenti di chi porta responsabilità di rappresentanza dei lavoratori ad alto livello…”

Si dirà che… “Non è la prima volta e non sarà l’ultima, che qualche volpacchiotta abbandoni il suo mestiere di rappresentanza sindacale per cincischiare col potere, ricevendo ed ottenendo un ben remunerato incarico, politico o manageriale che sia, in cambio del "tolgo il disturbo"…

Che Cerasoli venisse investito della carica di Dirigente, non desterebbe alcun stupore, se non fosse per il fatto stesso, che proprio lui, durante tutta la sua carriera di sindacalista, si è sempre opposto agli incarichi dirigenziali esterni, denunciando apertamente il clientelismo e il nepotismo dei poteri della politica e dell’Alta burocrazia. Così come è stato quando si è opposto alla stabilizzazione del Capo di Gabinetto dell’allora Ministro Bondi.

Gridava allo scandalo: Bondi promuove il suo Capo di Gabinetto Nastasi e attraverso una nota dell’ufficio stampa UIL-bac denunciò pubblicamente... “Poi si dice che questo è un paese libero, ieri sera le redazioni dei giornali sono state tempestate di telefonate interessate affinché non venisse pubblicato il testo di denuncia della UIL-bac contro l'emendamento ad personam (Nastasi) scandaloso approvato al Senato per la stabilizzazione a vita nei ruoli del Mibac con il grado di Direttore Generale.

Il bello o lo squallore di questa vicenda è che hanno pure la faccia di bronzo di definirlo un "precario dei beni culturali".

Tuttavia la partita non finisce qui, avremo altre puntate su questo e su altri argomenti…”

E ancora contestualmente, lanciava un grido di allarme sul rischio delle Soprintendenze e Direttori di Archivio e di Biblioteche… “''Invece di potenziare le sovrintendenze, il ministro dei beni culturali Sandro Bondi taglia posti da sovrintendente, da direttori di Archivio e di Biblioteca''. E' quanto afferma il segretario generale della UIL-bac, Gianfranco Cerasoli, spiegando che questo avverrebbe grazie ad un provvedimento che consentirebbe di "stabilizzare nel ruolo di Direttore Generale del Mibac il suo Capo di Gabinetto''. La questione si pone dall'approvazione in Senato del 'disegno di legge sulla protezione civile n.195'. All'articolo 14 ''grazie ad un emendamento del senatore Antonio D'Ali' che fa riferimento ai beni culturali - aggiunge il sindacalista - si prevede un provvedimento che non si applica in nessun altro caso, ma solo al Capo di Gabinetto permettendogli la stabilizzazione a vita nel ruolo di Direttore Generale''. ''La gravità dell'emendamento già approvato dall'aula del Senato - rileva Cerasoli - sta nel fatto che per coprire la spesa del Direttore Generale, il ministro Bondi farà un decreto Ministeriale per tagliare almeno 2/3 posti da Dirigente di seconda fascia. Questo significa che taglierà posti da Soprintendente , da Direttori di Archivio e di Biblioteca alla faccia della tutela''. Per questo la Uil chiede al Presidente della Camera, Gianfranco Fini, ''nonché' a tutti i parlamentari che hanno a cuore le sorti del patrimonio culturale Italiano - conclude il segretario generale della Uil beni culturali - di cancellare la norma che rappresenta uno schiaffo alle norme vigenti in tema di Dirigenza Generale nonché ai tanti soprintendenti, direttori e funzionari che operano giornalmente in frontiera''…

È chiaro a tutti, dopo questo “excursus” che qualcosa di anomalo esiste e che determinate operazioni, sono state condotte con la compiacenza, non solo del personale politico, ma anche e soprattutto con l’apporto di alcuni dirigenti ministeriali che con la loro azione si sono prestati a concedere, non solo l’aspettativa, ma addirittura agevolarne l’incarico, nonostante le incompatibilità previste dalle norme Brunetta.

L’inserimento dell’ex sindacalista UIL-bac , con l’incarico di dirigente SIAE, ha messo in allarme i sindacati di quel settore… “nessun piano solo tagli quanto al nuovo management, contro cui non hanno ''nulla di personale'', ma… “alcune nomine aggiungono le organizzazioni sindacali, suscitano anche qualche ''perplessità''', come ''un ex poliziotto a guida dell'ufficio attivazione del piano strategico'', ''l'avvocato di fiducia del direttore Generale come subcommissario'' e ''Gianfranco Cerasoli a capo relazioni sindacali, carica che secondo una legge Brunetta e' in conflitto con quella di segretario generale UIL-bac ”…

 

Giuseppe Urbino

 

 

 

 

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