giovedì, gennaio 10, 2008

COMUNICATO STAMPA



Regolamento MIBAC e nomine Dirigenti di prima fascia

In data odierna il Segretario Nazionale Dott. Giuseppe Urbino ha scritto al Ministro per i Beni e le Attività Culturali esprimendo l' opinione della CONF.SAL-UNSA in merito alle recenti nomine di Dirigenti di prima fascia.

Si riporta integralmente il testo della lettera in discorso:

On.le Ministro, in questo inizio 2008, che coincide con la nascita del "nuovo" Ministero, ci permetta uno sfogo ed alcune osservazioni, a nostro parere, costruttive sull'argomento in oggetto. Innanzitutto, come abbiamo già ribadito in altre occasioni, non nascondiamo la nostra delusione per avere, in pratica, "lasciato le cose come stavano", ci aspettavamo un atto di coraggio e finalmente una vera rivoluzione per quanto riguarda la struttura del nostro Ministero. Come non solo noi diciamo, e in questi quasi due anni della Sua gestione avrà anche Lei potuto constatarlo, è apparsa evidente l'inutilità di alcune Direzioni Generali e l'istituzione, in toto, di alcuni Poli ed Istituti speciali e soprattutto delle Direzioni Regionali, che alla luce di quanto fatto finora, appaiono solo, e non solo ai nostri occhi e dall'evidenza dei fatti, come poltrone create ad hoc dalle precedenti gestioni per "sistemare" amici e parenti con stipendi da favola mentre quelli di chi agisce sul territorio, con responsabilità civili e penali, e parliamo di funzionari e tecnici che tutto il mondo ci invidia, ancor oggi risultano inferiori a quelli di qualsiasi bidello o operatore ecologico di altre Amministrazioni.

Non ci dispiacciono gli accorpamenti effettuati per alcune Direzioni Generali, anche se si poteva fare di più come per Spettacolo e Cinema, come l'eliminazione, oltre che del discutibilissimo responsabile, anche e soprattutto direttamente della struttura dell'arte e architettura contemporanea, che appare un controsenso per una Istituzione statale, specie ora unita al paesaggio (un controsenso!), e che si presta a innumerevoli speculazioni, come quella scandalosa degli acquisti, di "prodotti" (chiamiamoli così) fatti ieri o l'altro ieri ma che per occulti interessi o sacre parole di un critico interessato, vengono acquistati dallo Stato a suon di milioni. La nostra militanza ed esperienza nel MIBAC ci ha insegnato che lo Stato non può, deotologicamente, e non deve comportarsi come il miliardario collezionista di turno e buttare via i soldi del contribuente per cose che, senza il necessario giudizio del tempo, domani possono veramente valere meno di nulla e di cui forse sarà necessario lo "smaltimento" come sta succedendo per le problematiche campane di questi giorni. E' vero che noi abbiamo quasi già una mega-struttura-discarica anche se per le sbagliate previsioni di spesa si è alla fine rilevata un buco-nero mangia soldi senza fine, mentre il vero Patrimonio artistico e storico và in rovina. Ci rende perplessi inoltre l'ulteriore ghettizzazione di Archivi e Biblioteche così come la nomina di un architetto, seppur capace, a dirigere uno dei due settori o, ancora, quanto rileviamo dalla recentissima circolare "pro-forma", la n. 2/08 dell'8/01/08 emanata dalla D.G per l'organizzazione. Parliamo della "tattica del gambero" riguardo le nomine già effettuate: questa, come le altre che seguiranno (e crediamo che altre ne seguiranno) non favorisce la serietà e la credibilità della gestione né all'interno né all'esterno del Suo Dicastero, ma appare come frutto di pressioni e dei soliti poteri e a questo punto ci aspettiamo di peggio per le nomine, ora congelate, dei dirigenti di seconda fascia. Nel porgere sinceri ossequi ci auguriamo, almeno per il futuro e per il bene e la credibilità del Mibac, una maggiore coerenza ed un minor peso, e lo diciamo anche contro il nostro interesse, di alcuni poteri forti interni (n.b. sindacali) e decisioni veramente più coraggiose e ed innovative.

SERVIZIO COMUNICAZIONE E STAMPA

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