mercoledì, ottobre 23, 2013

NOTIZIARIO ON-LINE SINDACATO CULTURA LAVORO N. 92/13 DEL MESE DI OTTOBRE 2013

Verso un decreto Valore Turismo

 Riteniamo utile pubblicare l’intervento del Ministro Massimo Bray alla cinquantesima edizione della fiera “TTG incontri”.

Desidero esprimere il mio più sentito ringraziamento per avermi invitato a prendere parte all’appuntamento* di apertura della cinquantesima edizione della fiera “TTG incontri” , un appuntamento business to business di grande rilevanza internazionale. Sono onorato di trovarmi con voi nella capitale storica delle vacanze degli italiani, nella città dove nacque Federico Fellini. Rimini, uno straordinario luogo di storia del turismo che è nei ricordi di milioni e milioni di italiani che in questa città hanno trascorso piacevoli momenti vacanza. Una destinazione turistica balneare di eccellenza che ha saputo allargare i suoi orizzonti per cogliere nuove opportunità. Voglio dire subito che per l’Italia siete un esempio da seguire, perché a livello nazionale dobbiamo fare di più e meglio per liberare le energie di questo comparto industriale che può dare un contributo importante per la crescita dell’economia italiana.

Da tanti anni in Italia constatiamo e più volte ribadiamo come il turismo costituisca una straordinaria risorsa di crescita per il Paese, e tuttavia – lo dico con la decisa volontà di cambiare la situazione – non riusciamo ancora a compiere un deciso e sempre più necessario salto di qualità. Sappiamo bene come, specie di questi tempi, non sia sufficiente disporre di uno straordinario potenziale turistico, quale è appunto il nostro: anche alla luce della crescente competizione internazionale, appare sempre più urgente dispiegare una adeguata strategia, capace di valorizzare il nostro patrimonio, a partire da quello culturale, ambientale e paesaggistico, per poter vincere le nuove sfide che si giocano a livello globale, negli ormai sempre più vasti scenari internazionali, per consolidare i mercati tradizionali ed agganciando in modo pieno ed innovativo quelli emergenti. Il 2012 è stato un anno record per il turismo a livello mondiale. Per la prima volta nella storia, gli arrivi internazionali nel mondo hanno superato la significativa quota di 1 miliardo, facendo registrare una crescita del 4% rispetto ai dati del 2011.

Questa tendenza di crescita, confermata anche dai dati provvisori del 2013 – è bene non dimenticarlo – è prevista anche per i prossimi anni. I crescenti flussi turistici a livello globale rappresentano la scommessa più importante per il turismo italiano, inderogabilmente chiamato a dare una risposta convincente alle nuove sfide e richieste dei mercati internazionali.

Ma, lo ribadisco, se nel mondo la domanda di turismo continua ad aumentare segnando un deciso trend positivo, in Italia dobbiamo raccogliere appieno le grandi opportunità di questi segnali positivi. Nei primi sei mesi del 2013, infatti, i dati forniti dall’Osservatorio nazionale del turismo indicano che gli arrivi internazionali sono stati sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo del 2012, mentre le presenze internazionali nei primi sei mesi del 2013 diminuiscono lievemente (-0.4%). (Elaborazioni osservatorio nazionale del turismo su dati ISTAT). Aumenta invece la spesa dei turisti stranieri, e questa è una buona notizia. Secondo i dati della Banca d’Italia presentati il 10 ottobre scorso, nel mese di LUGLIO 2013 le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 4.530 milioni, sono aumentate del 4,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012.

Nel periodo GENNAIO-LUGLIO 2013 le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 18.694 milioni, sono aumentate del 2,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012 (Banca d’Italia, dati del 10/10/2013, periodo Gennaio-Luglio 2013).

Anche per quanto riguarda la domanda interna, i primi 6 mesi del 2013 confermano una lieve contrazione degli indici, dovuto in gran parte alla difficile congiuntura economica che le famiglie italiane stanno attraversando.

È tuttavia utile sottolineare, ai fini di una ancor più compiuta analisi del panorama contemporaneo, che qualche, seppur timido, segnale di ripresa sia stato rilevato nelle indagini campionarie relative al periodo estivo del 2013, diffuse dalle organizzazioni degli imprenditori.

Questi segnali di ripresa dell’estate 2013 sono stati segnalati anche da Unioncamere che registra un +2,2% a luglio di occupazione delle camere rispetto al mese di luglio del 2012 e un +3,3% ad agosto.

All’interno di questo quadro – preoccupante per alcuni aspetti legati al nostro comparto, ma al contempo segnato da un trend di ottimismo per i dati più recenti che ne stimola una necessaria evoluzione -, ritengo necessario realizzare un vero e proprio progetto industriale per il turismo, che sappia tenere conto dei grandi mutamenti che hanno interessato il modo di viaggiare, informarsi e scegliere una destinazione. Dobbiamo renderci conto che sempre di più è la domanda che fa l’offerta, non viceversa.

E’ un cambiamento rilevante, direi paradigmatico, notevolmente amplificato dal ruolo dominante del web, dei social network e dei blog, dove ormai una grande parte dei consumatori si informa, interviene, partecipa, fa le sue scelte.

È giunto il momento di mettere nuovamente al centro del nostro progetto il consumatore – che è sempre più informato ed esigente -, puntando sulla diversificazione e sulla qualificazione dell’offerta, sull’innovazione di prodotto, come, del resto, sulle nuove tecnologie.

L’investimento in turismo si orienterà sempre più verso la richiesta le richieste sempre più esigenti dei consumatori, valorizzando la capacità di saper ascoltare le loro necessità e domande.

Proprio i diritti dei consumatori saranno uno dei temi su cui lavorare per una riforma organica del “Fondo di garanzia per i turisti” per estendere il più possibile i casi di copertura del Fondo.

Abbiamo visto proprio nei mesi scorsi con l’Egitto, la necessità di un fondo di garanzia adeguato. Per questo motivo voglio avviare un lavoro con le organizzazioni dei Tour Operator e delle Agenzie di viaggio da un lato e con le organizzazioni dei consumatori dall’altro per rivedere e migliorare il Fondo di garanzia per i turisti ed individuare ulteriori modalità legislative per aumentarne la capienza.

Proprio in questi mesi abbiamo riavviato delle specifiche politiche per il turismo come quelle a sostegno dei distretti e delle Reti di impresa.

I distretti e le reti sono strumenti estremamente flessibile e leggeri che ben si adattano a forme di collaborazione tra soggetti che vogliono valorizzare i punti di forza di un territorio. Il tessuto produttivo italiano è caratterizzato da una stragrande maggioranza di micro e piccole imprese – spesso a carattere familiare – ed è proprio a motivo di questa specifica natura che si pone chiaro il tema della collaborazione formale delle imprese per poter competere in modo sempre più qualificato.

Da un lato emerge la necessità di salvaguardare le specificità dei “Piccoli” in quel tessuto imprenditoriale che rende “Grande” l’economia del nostro Paese e dall’altro è altrettanto opportuno dare vita e sostenere l’efficace sinergia delle reti di impresa, così come sono state individuate dalle recenti leggi in materia di sviluppo.

E’ necessario trovare un nuovo equilibrio tra la specificità delle micro e piccole imprese ed i nuovi percorsi dell’offerta turistica, anche al fine di aumentare la forza di impatto degli stessi attori del settore.

Un equilibrio, mi sembra giusto ricordarlo, che deve essere solidamente fondato sulle specificità territoriali, uniche, identitarie e non delocalizzabili.

Per tali ragioni, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo sta predisponendo il bando per finanziare con 8 milioni di euro proprio le reti di impresa. Nel prossimo futuro bisognerà sostenere anche la possibilità per le medie e grandi imprese di integrarsi in rete con le micro e piccole imprese per fare sistema e favorire un prezioso trasferimento di competenze.

Posso confermare il finanziamento e la concreta riattivazione del progetto “Buoni Vacanze”, uno strumento di turismo sociale, a mio avviso importantissimo sia per i cittadini che per le imprese. Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha da pochi giorni trasmesso alla Conferenza Unificata Stato-Regioni il decreto che permetterà di assegnare i buoni vacanze con un finanziamento di 5 milioni di euro e sul quale deve esprimere il proprio parere.

Sono passi in avanti significativi per le politiche del turismo che intendiamo continuare a rafforzare nei prossimi mesi.

Intendiamo dedicare una attenzione particolare alle politiche dei trasporti per intercettare i flussi internazionali previsti in crescita. In particolare intendiamo lavorare al potenziamento delle connessioni con i BRIC attraverso partnership strutturate con i vettori aerei. Intendiamo lavorare, inoltre, per aumentare sia la frequenza sia le tratte dei voli low-cost su aeroporti italiani che si trovano in destinazioni a forte potenzialità inespresso, anche in questo caso coordinando gli accordi con i vettori.

È fondamentale favorire l’intermodalità creando appositi piani di connettività tra aeroporti e stazioni ferroviarie.

Ma un piano strutturale, adeguato alla sfida che abbiamo di fronte non potrà non affrontare il tema della presenza o meno di un vettore nazionale.

Personalmente sono convinto che occorrono molte prudenze nei confronti dell’ipotesi del passaggio del nostro vettore nazionale ad una compagnia straniera.

Siamo altresì convinti della necessità di creare una grande holding nazionale dei trasporti, focalizzata proprio sul turismo come business.

Vorrei sottolineare qui il valore del confronto con le Regioni per rafforzare la collaborazione istituzionale. Stiamo lavorando per concludere il percorso di aggiornamento degli standard qualitativi uniformi a livello nazionale che ci porterà presto ad un nuovo quadro normativo che armonizzerà i criteri di classificazione alberghiera. Dobbiamo riprendere con le Regioni il percorso di revisione del Codice del turismo, evitando gli errori del passato. Nel percorso che ha caratterizzato l’approvazione di questo provvedimento è mancata quella necessaria condivisione con le Regioni italiane. Riusciremo per il futuro a trovare un equilibrio tra competenze regionali e necessarie forme di coordinamento nazionale, per raggiungere obiettivi di rafforzamento delle politiche del turismo.

Per intercettare i flussi internazionali previsti in crescita bisogna, innanzitutto, razionalizzare la nostra promozione internazionale, puntando, come ho detto, sul brand Italia e superando ogni forma di frammentazione.

Non sprechiamo opportunità e risorse, concentriamoci su una promozione nazionale forte, a partire dalle più importanti fiere del settore, potenziando la nostra posizione sul web, e affidando funzioni di coordinamento all’Enit per puntare ad una promozione e a una commercializzazione unitaria del sistema Italia.

A Rimini e in Emilia – Romagna conoscete benissimo questo aspetto, l’importanza di una efficace strategia di marketing e di una fattiva sinergia pubblico-privato.

Dobbiamo sviluppare una promozione adeguata in vista dell’Expo 2015 di Milano, un evento straordinario anche dal punto di vista turistico. Anche in questo caso le Regioni devono operare insieme, con l’Enit, perché l’Expo diventi una grande opportunità per l’intero il Paese. Intendiamo lavorare al rafforzamento della collaborazione tra l’Enit e la Farnesina per il rilascio dei visti turistici , utilizzando sempre di più strumenti informatici per velocizzare le procedure ed aumentare il numero dei visti. ENIT, che ho citato più volte, sarà davvero l’agenzia con la missione di coordinare alcune tra le principali strategie per il turismo.

Dobbiamo rafforzare i nostri asseti, individuare le risorse necessarie.

In continuità con il Decreto “Valore cultura”, stiamo predisponendo un pacchetto di norme “Valore turismo”, frutto del prezioso confronto avviato con le Regioni e tutte le organizzazioni del turismo, che raccoglierà anche i principali punti programmatici del Piano Strategico “Turismo Italia 2020” che costituisce un punto di riferimento fondamentale per programmare le politiche per il comparto. Per finanziare azioni di promozione, innovazione tecnologica e di prodotto intendiamo istituire un Fondo nazionale per il turismo. Un Fondo che dovrà sostenere gli investimenti delle micro e piccole imprese, come richiesto anche dalle Regioni. L’innovazione di prodotto è fondamentale per il futuro del turismo italiano. Lo stato e le Regioni devono stanziare le necessarie risorse per rilanciare gli investimenti rallentati ed in molti casi bloccati. Penso innanzitutto alle ristrutturazioni edilizie delle strutture turistico-ricettive e ad appositi contributi per sostenere gli affittuari che intendono acquistare l’immobile in locazione. Intendiamo poi avviare un confronto con l’Associazione nazionale dei Comuni italiani per cambiare l’imposta di soggiorno, armonizzarla a livello nazionale con un apposito regolamento previsto dal federalismo fiscale municipale e non ancora approvato, trasformandola in contributo di scopo per il turismo. Un messaggio deve essere chiaro: in questa difficile situazione economia dell’Italia dobbiamo trovare, insieme, le modalità per finanziare le politiche del turismo. In questi ultimi anni troppo spesso le voci degli operatori di settore – quegli operatori a cui dobbiamo quei risultati positivi di quest’estate e che ci fanno ben sperare – quelle loro voci che chiedono attenzione sono rimaste inascoltate. Troppe volte le energie del mondo pubblico si sono disperse in inutili conflitti di competenza. Ma siete stati proprio voi che vi siete misurati con una terribile congiuntura economica a saper dimostrare una grande capacità di adeguamento ai cambiamenti in atto nel mercato turistico. Adesso tocca a noi fare le scelte; scelte che devono essere capaci di rispondere, dopo anni alle vostre attese, scelte capaci di liberare le vostre energie, le vostre potenzialità, permettendovi di essere competitivi e vincere insieme le sfide che ci attendono.

Nell’affrontare le opportunità che abbiamo di fronte, prima fra tutte EXPO 2015, dovremo poter contare su un significativo intervento di semplificazione amministrativa. Farò tutto il possibile per attuare forme di burocrazia zero per le realtà economiche del settore, provando ad estendere tutti gli strumenti risultati utili per le reti di impresa. In conclusione voglio augurare a tutti voi buon lavoro: ai Ministri del turismo ed ai rappresentanti dei governi dei Paesi esteri; agli amministratori regionali e locali presenti; ai relatori che parteciperanno ai tanti eventi della fiera; agli espositori e tutti i visitatori dell’evento. Sono sicuro che da questo appuntamento emergeranno proposte concrete per il futuro turismo, un comparto che ha delle enormi potenzialità di crescita e può dare un contributo fondamentale per creare nuovo lavoro.

 

 

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