mercoledì, ottobre 23, 2013

NOTIZIARIO ON-LINE SINDACATO CULTURA LAVORO N. 92/13 DEL MESE DI OTTOBRE 2013

GOVERNO LETTA

Autentica responsabilità politica e reale governabilità?

La via obbligata: l’alta mediazione e la coesione dell’esecutivo

 

Nella primavera 2013 la Confsal pose con forza l'irrinunciabilità di un Governo che, nella consapevolezza della complessità e della gravità della situazione sociale e economica italiana, potesse operare con prontezza, incisività e coraggio.

La Confsal auspicò, anche, l'avvio di un confronto franco, proficuo e inclusivo fra governo e parti sociali al fine di favorire un processo di corresponsabilità e di consentire, così, ai soggetti generali delle politiche e ai responsabili dei centri decisionali di “fare sistema” per fare uscire il Paese dalla grave crisi economica e per concorrere al superamento del diffuso sentimento di sfiducia.

L'Esecutivo Letta nacque con la problematica configurazione di tre componenti politiche e chiese la fiducia in Parlamento su un programma di governo “essenziale” e certamente non di legislatura.

La Confsal, in piena autonomia e responsabilità, presentò al Governo il suo Manifesto politico-programma-tico approvato dai massimi organi statutari e chiese, nel contempo, l'apertura di un confronto vero con le Parti sociali sulle politiche dello sviluppo e dell'occupazione, del lavoro, del welfare e della previdenza.

Il Governo Letta, prontamente ripiegato sulle emergenze e soprattutto privo di un organico programma di legislatura, ha disatteso le nostre legittime aspettative relazionali e ha prodotto una serie di “piccoli” provvedimenti legislativi in materia di occupazione giovanile, welfare e ultimamente fisco che non sembra stiano incidendo più di tanto sulla situazione socio-economica nel Paese. In sintesi, in questi sei mesi di legislatura, al premier Letta e al suo Governo non si può imputare l'inerzia, ma non si può neanche affermare che l'Esecutivo abbia avuto finora la forza della coesione e il coraggio necessari per fare profonde scelte politiche e per proporre le indispensabili riforme strutturali.

Intanto, la recessione già in atto ha continuato a distruggere posti di lavoro, la disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli record, i contratti di lavoro non si rinnovano, le retribuzioni lorde, già in gran parte modeste, sono ridotte da una insostenibile pressione fiscale e la domanda interna continua inesorabilmente a cadere.

L'unico fenomeno che tende a crescere è costituito dalla economia sommersa e dalla evasione fiscale!

Le maggiori Istituzioni e Agenzie italiane e internazionali forniscono costantemente indicatori sociali, economici e finanziari che collocano l'Italia in coda alle classifiche.

Pertanto, se si rapporta la grande portata delle questioni al lieve e impercettibile peso dei provvedimenti governativi la valutazione dei lavoratori, dei pensionati, dei contribuenti onesti e della Confsal non può che essere complessivamente negativa.

Al momento sembra che le fibrillazioni governative e parlamentari siano passate come sembra che sia emersa una certa responsabilità politica nei confronti del Paese.

Ora la domanda che ci poniamo, con tutti i cittadini italiani, è la seguente: “è responsabilità autentica? Sarà governabilità reale?”.

La Confsal, che ha sempre considerato la stabilità politica con la conseguente governabilità un valore fondamentale, auspica che l'attuale assetto governativo e della maggioranza parlamentare possa trovare la coesione e il coraggio indispensabili per fare le riforme, incominciando da quella del fisco con l'approvazione della legge- delega e la pronta emanazione dei decreti attuativi.

Tutto questo può essere possibile se le componenti governative e le forze politiche che sostengono il Governo abbandonano la sterile e dannosa contrapposizione e adottano il metodo della più alta mediazione possibile, che non vuol dire certamente basso compromesso.

Il Governo Letta operi con incisività e equità e percorra così la strada che porta alla fiducia dei cittadini italiani e noi della Confsal garantiamo l'impegno a svolgere, come sempre, il nostro ruolo sociale in piena autonomia e con responsabilità, lealtà e trasparenza.

Il Consiglio Generale della Confsal è convocato nei giorni 23-24-25 ottobre 2013 per dibattere il tema “governare con nuova responsabilità e equità: occupazione – potere d'acquisto – fisco – legalità”.

Le deliberazioni e gli esiti consiliari orienteranno nei prossimi mesi l'azione politico-sindacale della Confsal nei confronti del Governo, che, a cominciare dalla prossima Legge di Stabilità, non può continuare ad eludere le legittime aspettative dei lavoratori, dei pensionati e di tutto mondo del lavoro e della produzione.

Marco Paolo Nigi

 

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