giovedì, gennaio 31, 2013

NOTIZIARIO ON-LINE SINDACATO CULTURA LAVORO N. 83/12 DEL MESE DI GENNAIO

ASSOCIAZIONE DEI LETTORI DELLA BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE DI FIRENZE

RESOCONTO INCONTRO DEL 9 GENNAIO TRA RAPPRESENTANTI

DIRETTIVO ASSOLETTORI E DIREZIONE BNCF

 

Oggi io, Natalia ed Eric Nicholson abbiamo incontrato la direttrice.

L'incontro si è svolto nel modo consueto: la direttrice ha risposto punto per punto alla nostra lettera parlando per un'ora e mezza senza fermarsi e senza lasciare spazio ad un colloquio o ad un confronto. Riporto intanto le considerazioni su i punti che mi stanno più a cuore:

Bilancio: La direttrice ha detto che i bilancio sono pubblicati sui siti del Mibac, del MEF e della Ragioneria generale dello Stato. Ho provato a controllare e finora non sono riuscito a trovare nulla. Invito tutti voi a fare altrettanto.

Dubito che su tali siti si trovi un bilancio della BNCF; al limite ci saranno gli assegnamenti di fondi fatti dallo Stato alla Biblioteca. Ad ogni modo mi pare evidente che non c'è nessuna trasparenza nel rimandare agli oscuri documenti generali di contabilità dello Stato: gli utenti (che sono utenti e non giornalisti di Report) dovrebbero essere in grado di controllare un bilancio accurato con tutte le dovute voci sul sito della Biblioteca stessa.

Ho chiesto pertanto alla direttrice se sia possibile pubblicare sul sito della Biblioteca le singole voci riguardanti la BNCF tratte dai suddetti bilanci generali. La direttrice mi ha risposto vivacemente di essere tenuta a rispettare la legge e che tale richiesta andava assolutamente contro la legge, ci ha quindi invitato a rispettare la legge (visto che siamo delinquenti) e ad informarci sul diritto amministrativo.

Guarda la coincidenza: proprio oggi mi è arrivata la risposta ad una lettera inviata tempo fa al Difensore Civico in cui chiedevo notizie sui dati che la BNCF è tenuta a pubblicare. Ve la metto in calce.

Segnalo qui che l'a. 11 del d.lgs. 150/2009 prevede che vi sia trasparenza come "accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all'utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell'attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità."

2) Armadietti: è stata accantonata la nostra proposta di sponsorizzazione tecnica perché incompatibile con la tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro (e qui la direttrice, amante del diritto amministrativo, ha tirato in ballo il d.lgs 81/2008). Natalia ha giustamente ricordato come i genitori tinteggino le aule nelle scuole pubbliche. La direttrice ha risposto che i presidi che accordano tali permessi sono anch'essi dei fuorilegge.

No comment: mi limito a stupirmi di come non violi invece la sicurezza organizzare nella Biblioteca una festa notturna con 750 invitati.

Adoperare dei cacciavitini nel vestibolo, questo sì che è pericolosissimo!

Ma sono rimasto assai più perplesso dei seguenti cambiamenti che la direttrice ha annunciato:

-Al posto del banco centrale nel vestibolo con gli armadietti più grandi sarà allestita una postazione in cui verranno date le chiavi degli armadietti e ritirati i documenti.

La direttrice si è pure premurata di stilare un elenco, preso dal sito dei Carabinieri, dei documenti validi che possono essere dati per ottenere la chiave.

La domanda è: Dovremo portarci tutti una carta di identità per l'armadietto ed un passaporto per i libri in deposito?

Mi pare una pretesa quantomeno irragionevole, visto che molte persone non hanno neppure il passaporto.

-L'orario della campana di chiusura sarà anticipato alle 18.15 onde evitare code.

Mi pare assurdo; se si anticipasse di mezz'ora la campana si formerebbero paradossalmente più code di quanto non ce ne sarebbero lasciando la campana alle 18.45.

E' infatti sotto gli occhi di tutti che, normalmente, gli utenti defluiscono tra le 17.45 e le 18.30 e che alle 18.45 nelle sale rimangono poche persone, mentre alle 18.15 gli utenti ancora presenti in biblioteca sono ben numerosi.

Con tale provvedimento si avrebbe il doppio danno di una chiusura anticipata e di file assai più lunghe.

Credo che in merito a questa assurdità dovremmo far sentire la nostra voce.

Non sono riuscito a fare queste ultime importanti osservazioni in quanto il clima concitato e l'impostazione dell'incontro non hanno permesso un confronto sereno (erano presenti anche tutte le RSU).

Si è parlato a lungo anche della digitalizzazione di Google e del sistema internet wireless, ma adesso debbo salutarvi.

A presto, Edoardo Caterina

Ringrazio Edoardo dell'eccellente resoconto cui aggiungo solo alcune notazioni:

Ci siamo recati a questo incontro dietro invito della direttrice. I punti all'odg erano solamente due: digitalizzazione e sistemazione degli armadietti in guardaroba.

In effetti, all'incontro hanno presenziato un numero consistente di lavoratori BNCF, e piuttosto che procedere alla discussione dei punti all' odg, la direttrice ha risposto alla lettera da noi inviata alle lavoratrici e ai lavoratori BNCF e alle rappresentanze sindacali.

2) Quello che ho trovato indecoroso è stata l'affermazione (nemmeno troppo velatamente minatoria) della direttrice che in futuro, coloro che scatteranno foto in biblioteca saranno denunciati (è necessaria un'autorizzazione).

Dunque il problema non è tanto che piova in biblioteca o che una rampa di scale venga chiusa per un mese, quanto scattare foto che documentino l'ordinario, quotidiano stato di incuria e degrado della biblioteca.

Credo che questo atteggiamento - questo sì - vada denunciato pubblicamente.

3) La direttrice ha commentato la nostra affermazione riguardo ai "piani ambiziosi" della biblioteca (emeroteca nazionale, grandi progetti che investono sia le caserme Curtatone che la Manifattura tabacchi) dicendo che è "offensi-va".

Ovviamente - e Repubblica lo riportava con chiarezza - mi riferivo al fatto che, a fronte di quei progetti, fino a giugno non c'erano i fondi nemmeno per pagare gli 80 euro di abbonamento al taxi per il trasporto dei periodici dal magazzino al Forte Belvedere alla sala periodici in BNCF.

E sorvoliamo sul tetto che fa acqua, le sedie che ci siamo dovuti riparare, le sale gelide perché il riscaldamento costa troppo, o le sale di lettura torride d'estate perché i condizionatori non funzionano e non possono essere sostituiti per mancanza di fondi, etc.

Aggiungerei che, potendo nutrire progetti ambiziosi, e avendo le risorse per farvi fronte, non si capisce perché non si adotti in guardaroba una soluzione seria e duratura quale la predisposizione di (solidi) armadietti a combinazione (non come quelli scadenti che c'erano una decina d'anni fa).

4) Riguardo alla futura sistemazione del guardaroba, non solo verrà adottato il sistema chiave-in cambio del documento, ma la direttrice ha chiarito che ogni qual volta si uscirà dalla biblioteca - anche solo per un caffè -sarà necessario liberare l'armadietto.

Devo dire che ho trovato che la riunione e il tono usato dalla direttrice allontanino la prospettiva di una collaborazione e di un dialogo tra noi e la direzione. Registro che la notizia (che già circola) che anche per uscite temporanee dalla biblioteca si debba ogni volta ripetere la trafila armadietto documento, sta provocando molto malumore tra gli utenti.

Come ha commentato Leonardo Cappelletti (un utente) in BNCF la regola sembra essere "più disservizi, più obblighi".

Grazie e a presto, Natalia

a cura di Edoardo Caterina— (FACEBOOK)

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