lunedì, febbraio 15, 2010

comunicato stampa del 25/02/2010

REINTEGRATO IL SOPRINTENDENTE MARIO PAGANO

IL GIUDICE HA DISPOSTO CHE VENGA RESTITUITO A UN RUOLO DIRIGENZIALE

A seguito di svariate denunce e dopo una lunga battaglia del Coordinamento Nazionale della CONF.SAL – UNSA, che ha visto prendere posizioni sindacali con altrettanta tenacia contro ingiusti provvedimenti di trasferimento e successivo demansionamento, sfociato poi nel licenziamento del Soprintendente archeologo Mario Pagano, è stato ottenuto un grande successo, sul piano politico – sindacale e legale, attraverso il patrocinio dell' Avvocato Katiuscia Verlingieri con il reintegro nei ruoli del MiBAC del Soprintendente stesso.

Il Soprintendente Pagano, afferma il Segretario Nazionale Dott. Giuseppe Urbino, era stato sollevato dal suo incarico di responsabile per i Beni Archeologici dell' area di Caserta e Benevento nel giugno 2009 da Pio Baldi, allora Direttore regionale della Campania.

L'archeologo Pagano aveva sempre contestato le ragioni del Direttore Regionale che, a suo dire, aveva creato una situazione fortemente nociva degli interessi pubblici coinvolti.

Il ripristino nel ruolo, sottolineano Urbino ed i difensori Verlingieri e Maddalena, è stato stabilito dal giudice del Lavoro del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che ha poi condannato l'Amministrazione al pagamento delle spese processuali e disposto che al soprintendente

Non sappiamo ancora quale sarà la sede a cui verrà destinato Mario Pagano, prosegue Giuseppe Urbino, poiché la Soprintendenza archeologica di Caserta e Benevento è stata accorpata a quella di Salerno e Avellino mentre quella di Napoli e Pompei ha un suo Soprintendente.

Tutto dovrebbe comunque concludersi entro qualche mese anche in virtù dei posti che si renderanno disponibili a seguito dei pensionamenti dei dirigenti.

E' stata così sventata un' operazione poco chiara che mirava ad estromettere dall'Amministrazione un dirigente serio, onesto e professionalmente preparato per lasciare libero il posto per qualche accolito più vicino ai centri di potere.

Sarà sempre nostra cura, conclude Urbino, denunciare tali soprusi e combatterli con gli strumenti sindacali e legali necessari.

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