giovedì, maggio 22, 2008

PER LA RINASCITA DEL MIBAC

Con il completamento "dell'iter" istituzionale si conclude cosi la tanta auspicata attesa degli italiani di avere un nuovo governo che possa effettivamente governare la Nazione. L'espressione emersa dal voto delle urne, ha delineato nuovi rapporti tra i partiti, ma soprattutto al momento, ha posto fine alla grande "bagarre" che si era scatenata tra gli stessi partiti per accaparrarsi le leve del potere. La nuova formula governativa che è venuta fuori, risulta di parecchio eterogenea nella sua formazione economico-sociale, (ricordiamo che è composta da Forza Italia, AN, Lega Nord e MPA) e con questa variegata situazione, certamente dovrà fare i conti Berlusconi, che pur essendo oramai un politico maturo e navigato, se non riuscirà a tenere a bada i "troppi galli liberi" di fare o di disfare, potrà senz'altro incorrere negli innumerevoli errori dettati dall'inesperienza e dall'incapacità di alcuni, che presi dalla bramosia del potere si sentono forti ed intoccabili. Sono da apprezzare comunque alcune iniziative, come quelle del taglio dell'ICI e della detassazione sugli straordinari, anche se su questo tema, ci aspettavamo un segnale positivo che estendesse tale beneficio anche agli statali, se non altro per rendere giustizia ai tanti lavoratori che in silenzio continuano a prestare la propria attività dietro uno stipendio da fame. Infatti, l'inflazione ha raggiunto la soglia del 3,3% nel mese di aprile e questo dato è per tutti, poiché gli aumenti di generi alimentari, energetici, prodotti di largo consumo, ecc. fanno crollare di fatto i consumi di tanti italiani (compreso quelli degli statali) che veramente non riescono più ad andare avanti.

Ma veniamo a noi, cioè al nostro settore, oggi c'è un nuovo Ministro, che se pur si è presentato ai lavoratori del MiBAC con una propria lettera pubblicata sul web, ha dichiarato di operare con lealtà e competenza nell'esclusivo interesse della Nazione. Speriamo bene dopo i disastri perpetrati dai Ministri precedenti, ci aspettiamo concrete iniziative volte a valorizzare e rilanciare il ruolo del Ministero nella sua interezza, riordinando il ruolo della Dirigenza per la sua effettiva responsabilità e capacità, stabilendo un nesso tra chi è all'altezza di occupare un posto di responsabilità e tra chi occupa invece il posto per il solo fatto di appartenere ad uno schieramento sindacale, che con questa logica di spartizione e compiacenze sono stati già prodotti tantissimi danni al settore dei Beni Culturali. Il nuovo Ministro dovrà avere il coraggio di far cessare l'operato del cosiddetto "comitato di affari" da più parti denunciato (una miriade di fatti segnalati e le tante inchieste aperte e tutt'ora in corso della Magistratura) e che continua a insinuarsi tra le attività ordinaria e straordinaria dell'Amministrazione. Noi siamo del parere che il Sindacato deve stare fuori da qualsiasi logica del potere, soprattutto non deve intrecciare il proprio operato nell'illecito amministrativo o macchiarsi peggio ancora del reato di concussione.

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