VALORIZZAZIONE:
SI VOLTA PAGINA CON L'ARRIVO DI ANNA MARIA BUZZI
IN SOSTITUZIONE DI MARIO RESCA
Nella riunione tenutasi il giorno 24/07/2012 presso la Biblioteca del Ministero, il Direttore Generale della Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale, Dott. Mario Resca ha ufficializzato che dal prossimo 5 agosto lascerà la guida della Direzione Generale e sarà sostituito dalla Dott.ssa Anna Maria Buzzi.
Ricordiamo che nel luglio 2009 allorquando ci fu la nomina del Dott. Mario Resca – Ex Manager del Mec-Donald's – fortemente voluta dall'allora Ministro Bondi, enorme era lo scetticismo da parte di tutti in merito alla sua nomina, lui stesso a suo tempo dichiarò di non saper nulla di musei ed aree archeologiche.
Gli diamo atto di non aver prodotto danni. In merito al "lavoro eccellente", francamente è difficile concretizzare le "molte diversità positive" che gli si attribuiscono.
Resca ha valorizzato ben poco e a conferma di questo parlano i fatti.
Nessun boom di visite nei musei, tranne che nei pomposi comunicati ministeriali realizzati ad hoc senza che nessuno potesse realmente verificare quei dati che puntualmente venivano gonfiati e che contenevano anche una marea di biglietti omaggio che tutto si può dire ma non possono certamente essere considerati ingressi validi ai fini del conteggio dei reali visitatori.
Quali sono i risultati di Resca per esempio se andiamo a parlare di merchandi-sing?
Nessuno, i nostri musei non vivono e quindi continuano ad essere poco frequentati, all'interno di essi solo paccottiglia e solo qualche bel catalogo d'arte (ovviamente opera di privati).
Che fine hanno fatto tutti quei trionfalistici progetti sul merchandising (alcuni costati pure diverse migliaia di euro) fatti anche con la fallimentare Arcus ? Ben venga quindi che Resca abbia lasciato il suo posto ad Anna Maria Buzzi, siamo certi che con la sua esperienza al Mibac saprà rilanciare e valorizzare veramente il nostro Patrimonio culturale facendolo tornare a capeggiare nel mondo e portando alle casse dello Stato quella linfa che i nostri beni culturali, il nostro"petrolio" inestratto può certamente offrire.
La dott.ssa Buzzi conosce perfettamente le tecniche per far vivere i nostri musei, siamo sicuri che d'ora in poi torneranno ad essere frequentati e non assisteremo più a spettacoli di musei deserti ausilio solo di qualche scalmanata scolaresca in visita.
Siamo perplessi riguardo alle critiche che la UIL fa in merito alla scelta della dott.ssa Anna Maria Buzzi che opera da giovanissima nell'Amministrazione dei beni culturali dall'età di 20 anni, dapprima come restauratrice di libri e successivamente, partecipando a vari concorsi, scala tutti i gradi dell'Amministrazione dirigendo dapprima la Divisione formazione nella Direzione generale del personale, successivamente, in qualità di dirigente archivista di stato, coordina presso la Direzione generale degli archivi il Servizio Ispettivo.
Assume poi l'incarico di dirigente del Segretariato generale dal 2001 al 2004 e coordina l'attività internazionale dell'Amministrazione in qualità di Autorità nazionale presso la Comunità Europea per la restituzione dei beni culturali illecitamente esportati. In quegli anni inizia ad occuparsi degli incentivi fiscali
riservati a coloro che investono in cultura.
Profonda conoscitrice delle problematiche amministrative nonché della organizzazione e delle dinamiche del Ministero, approfondisce la conoscenza di numerosi settori e, in particolare, quello dell'economia della cultura.
Ad esso ha dato negli anni un significativo apporto di studio e di gestione, partecipando, a livello divulgativo, a trasmissioni radiofoniche e televisive sui consumi culturali, e consapevole del ruolo fondamentale che gli investimenti privati possono rivestire nel settore dei beni e delle attività culturali, ha pubblicato, inoltre, Investire in cultura", una Guida alle agevolazioni fiscali, indirizzata alle aziende che investono in beni culturali e nello spettacolo.
Durante la sua attività lavorativa si è impegnata a consentire una maggiore accessibilità dei luoghi culturali statali alle persone diversamente abili, coinvolgendo altresì il mondo del volontariato, del quale è una profonda conoscitrice, avendo anche pubblicato due libri sulla tematica del volontariato nei beni culturali per l'ultimo dei quali è stata insignita del premio alla Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell'anno 1998.
Le sue capacità manageriali, affinate in tanti anni di attività nel Ministero, l'hanno portata ad assumere nel 2004 le funzioni di dirigente generale, dapprima di staff al Gabinetto e poi al Segretariato Generale con l'incarico di approfondire le tematiche in materia di marketing e di promozione dell'immagine dei beni e delle attività culturali.
Successivamente è stata componente del Servizio di Controllo Interno e a seguire Direttore dell'Organismo Indipendente di Valutazione della Performance, struttura di nuova istituzione deputata a traghettare le Amministrazioni pubbliche verso un concetto di trasparenza dell'attività amministrativa e di rendicontazione sociale.
Dal 6 agosto 2012 assume l'incarico di direttore generale per la valorizzazione del patrimonio culturale, una direzione trasversale a tutti i settori dell'amministrazione che richiede conoscenza dell'apparato, competenze strategiche e gestionali, imprenditorialità e creatività.
Per le sue particolari competenze professionali e di conoscenza dell'apparato della pubblica amministrazione, nel 2011 è stata nominata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri componente del Comitato dei garanti dei dirigenti pubblici in materia di responsabilità dirigenziali.
A nostro avviso la Dott.ssa Anna Maria Buzzi, rappresenta una significativa presenza per le qualità e le esperienze maturate nel tempo.
In merito alle voci che corrono sull'opportunità di un accorpamento della Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale e la Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee, riteniamo invece possa essere più opportuno e congruo l'accorpamento della Direzione Generale del Cinema e dello spettacolo dal vivo.
Sembra opportuno inoltre ricordare che non si possano cancellare con un colpo di spugna nomine di dirigenti poco simpatici, è possibile solo se, così come previsto dalla spending review si ponesse in essere una riorganizzazione del ministero
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