martedì, novembre 20, 2012

NOSTRO COMUNICATO N.65/12


SPENDING REVIEW NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: 
SI DELINEANO 4028 ESUBERI
(DI CUI 664 AL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ' CULTURALI)

 
Gli esuberi del personale non dirigente della Pubblica amministrazione, conseguenti alla spending review, sono 4.028 e il loro taglio secondo il Governo, porterà risparmi per 342 milioni di euro.
  • 4028 DIPENDENTI PUBBLICI, PADRI/MADRI DI FAMIGLIA CHE RISCHIANO IL PRE-PENSIONAMENTO, LA MOBILITÀ ED IL LICENZIAMENTO.
  • 4028 DIPENDENTI PUBBLICI CHE RISCHIANO LA MOBILITÀ ED IL LICENZIAMENTO, CON PIÙ O MENO 25-35 ANNI DI ATTIVITÀ LAVORATIVA E IN UNA FASCIA DI ETÀ (TRA I 50-60 ANNI) CHE NON PERMETTE IL REINSERIMENTO IN ALTRE ATTIVITÀ LAVORATIVE NELL'AMBITO DELLA SOCIETÀ.
  • 4028 DIPENDENTI PUBBLICI CHE RISCHIANO L'IMPOSSIBILITA' DI MANTENERE ECONOMICAMENTE I LORO FIGLI ADULTI DISOCCUPATI E/O SEPARATI CON FIGLI A CARICO O I GENITORI ANZIANI CHE VERTONO IN CONDIZIONI DI DISAGIO ECONOMICO E/O DI SALUTE.
  • A DIFESA dei dipendenti del pubblico impiego
  • A DIFESA dei servizi pubblici
  • A DIFESA della riorganizzazione dell'attività lavorativa del pubblico impiego, alla valorizzazione delle competenze professionali interne alla p.a. per il raggiungimento dei principi di efficienza, efficacia ed economicità della P.A.
  • CONTRO i tagli lineari del personale della P.A. che non garantiscono una maggiore efficienza della p.a.
  • CONTRO l'utilizzo sfrenato di risorse private e/o consulenze esterne "d'oro" che comportano un aggravio della spesa pubblica e non garantiscono continuità all'attività lavorativa della p.a.
  • CONTRO il precariato come tipo di assunzione "clientelare" e come tipo lavorativo di "ricatto" e "sfruttamento".
  • A FAVORE della stabilizzazione dei precari tramite procedure concorsuali "pubbliche", legittime e trasparenti che possano garantire loro la continuità lavorativa, economica e pensionistica nel futuro.
  • A FAVORE della creazione di una identità unica integrata del personale della p.a. per il perseguimento di un unico obiettivo comune.
  • A FAVORE del benessere organizzativo del personale all'interno della p.a. che contribuisce in maniera fondamentale al raggiungimento degli obiettivi della P.A.
Il decreto di "spending review", nell'azione di Governo, delinea il processo che dovrebbe portare a ridurre del 20% i dirigenti e del 10% i dipendenti occupati nelle amministrazioni pubbliche.
Il personale in sovrannumero, potrà andare in pensione entro il 2014 se in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi in vigore prima della riforma previdenziale di dicembre; in assenza di questi requisiti, i dipendenti in soprannumero e non ricollocabili saranno messi in disponibilità (la cassa integrazione degli statali) con l'80% dello stipendio per un periodo fino a 24 mesi, prorogabile a 48 per il personale che durante questo periodo matura i requisiti pensionistici.
I dipendenti in possesso dei requisiti per andare in pensione dal 31 dicembre 2011 sono 8.000: 6.000 occupati nei ministeri e negli enti non economici e 2.000 negli enti territoriali.
Nonostante le rassicurazioni del Ministro della Pubblica Amministrazione Patroni Griffi, che più volte ha precisato che la messa in mobilità, anticamera del licenziamento, sarà solo la extrema ratio. Prima di arrivare a questo si cercherà di gestire le eccedenze, il nostro sindacato resterà vigile sulla corretta applicazione di queste nuove norme.
Pertanto, di fronte a questa prospettiva, occorre arginare i danni prodotti da questa indiscriminata "spending review", che pratica ancora una volta tagli lineari e la perdita dei posti di lavoro nella Pubblica Amministrazione
Nel contempo, la Confsal-Unsa sta portando avanti una battaglia per la difesa del potere di acquisto dei salari e delle migliori condizioni di vita e di lavoro dei pubblici dipendenti.

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