lunedì, novembre 26, 2012

NOTIZIARIO ON-LINE SINDACATO CULTURA LAVORO N. 81/2012 DEL MESE DI NOVEMBRE

L'ENORME INCERTEZZA POLITICA NELLA GESTIONE DEI BENI CULTURALI

 

Così com'è noto, un pò di tempo fa e precisamente, lo scorso 12/06/2012 si è tenuta la prevista riunione con il Ministro Ornaghi, fortemente voluta dalla Confsal-Unsa Beni Culturali e da tutte le altre Organizzazioni Sindacali del MiBAC.

Come già reso noto attraverso il nostro comunicato n. 39, erano presenti tutti i rappresentanti sindacali nazionali nonché, da parte dell'Amministrazione, oltre al Ministro Ornaghi, il Capo di Gabinetto, il Direttore Generale OAGIP, il Direttore dl Servizio IV della Direzione Generale OAGIP, nonché il Dott. Quinzi, Direttore dell'Ufficio di Gabinetto del MEF.

Quest'incontro, secondo le promesse del Ministro, doveva essere il primo di una lunga serie ma, a distanza di molti mesi e ormai vicini al termine della legislatura, siamo costretti a trarre la conclusione che così non è stato e così non sarà.

Purtroppo dobbiamo anche constatare la fallimentare gestione di un Ministero sempre più allo sbando, in mano ad alti burocrati "sclerotizzati" ed attaccati solo alle loro poltrone e ai loro privilegi.

In tutto questo non può che inserirsi la piena responsabilità di chi è al vertice del MiBAC, ovvero il Ministro Ornaghi la cui fama sarà tramandata ai posteri più per la nomina della Melandri al MAXXI che per quanto ha fatto per la cultura nel nostro Paese.

Eppure questo doveva essere un Governo di tecnici, ovvero di gente preparata e competente, adeguata a dirigere, ciascuna nel suo ruolo, il Dicastero di propria competenza.

Abbiamo constatato che sono tanti i cittadini italiani che vedrebbero di buon occhio una privatizzazione dei Beni Culturali, (ipotesi che ci ha sempre visto fermamente contrari) poiché, dicono, sarebbe l'unico modo per salvarli da un certo e progressivo degrado.

Se si è arrivati a questo desiderio da parte di molti, evidentemente è perché così come sono gestiti i Beni Culturali dallo Stato appare sempre più deludente e non valorizzante dell'immenso patrimonio storico, archeologico, artistico e paesaggistico di cui l'Italia  è piena.

Tornando per un attimo alla riunione del 12 giugno 2012, in linea con la politica della nostra Federazione Confsal-Unsa relativamente all'adeguamento dello stipendio degli statali al costo della vita

(non dimentichiamoci che i contratti sono fermi da tempo, e la possibilità di carriera all'interno della Pubblica Amministrazione è scarsa se non nulla), il nostro capo delegazione consegnò simbolicamente al Ministro una busta paga di un dipendente MiBAC di medio livello (nella fattispecie l'importo era di €. 1.100,00 al netto di un piccolo prestito INPDAP, trattenuta che quasi tutti i dipendenti statali hanno, quasi obbligatoriamente, per tirare avanti).

La motivazione era duplice:

Ricordare alla classe politica e a chi ci governa, con quanta fatica un lavoratore deve tirare avanti mentre chi sta al potere si gongola negli allori;

Lanciare un chiaro segnale al Ministro Ornaghi per fargli capire che se si vogliono valorizzare i Beni Culturali si deve anche valorizzare il personale che ci lavora.

Nei Beni Culturali, infatti, trova impiego un personale altamente specializzato e qualificato, che comprende varie figure professionali, tra le quali: archeologi, storici dell'arte, architetti, passando inevitabilmente per il personale di vigilanza nonché quello amministrativo che è la spina dorsale di ogni Dicastero.

E' inevitabilmente umiliante ricoprire incarichi di responsabilità e di alta specializzazione per una retribuzione che oscilla mediamente tra i 1.200,00 e 1.400,00 Euro mensili.

Detto questo (e non è poco), ci auguriamo:

Che il Ministro Ornaghi onori la sua promessa di incontrare di nuovo le Organizzazioni Sindacali per discutere di tutte le problematiche relative al MiBAC;

Che il Ministro Ornaghi prenda i dovuti provvedimenti per far cessare questo sperpero di denaro pubblico che si concretizza con nomine ed incarichi di alti burocrati (peraltro quasi sempre gli stessi),  quei burocrati che noi non possiamo che definire "vecchie cariatidi" che non vogliono abbandonare il comodo paradiso chiamato MiBAC (vedasi peraltro le varie consulenze o la famosa ed inutile nomina della Melandri al Maxxi);

Che si comporti da Ministro in sede di Consiglio del Ministri, facendosi portavoce della necessità di un adeguamento stipendiale al costo della vita dei pubblici dipendenti. A tal proposito si potrà obiettare che ciò non rientra tra i suoi compiti ma da questo punto di vista siamo convinti che, così come sono stati sensibilizzati dalla Federazione Confsal-Unsa i capi gruppo dei vari partiti presenti alla camera, affinché si facciano portavoce di tali istanze presso il Governo, ancor di più potrebbe fare chi del Governo ne fa parte.

In conclusione, suggeriamo allo stesso Ministro Ornaghi di avviare un programma che preveda la liquidazione il più immediatamente possibile delle Società controllate dal MiBAC (ALES, ARCUS, MIRABILIA, ecc.), in quanto l'esborso per mantenere poltrone addizionate alla già esistente struttura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali è così elevato da non consentire un ulteriore sperpero di denaro pubblico.

Così pure occorre rivedere alcune norme sull' esternalizzazione dei servizi che così come sono organizzati non offrono un effettivo risparmio e potrebbero essere effettuati da personale di ruolo del MiBAC appositamente formato con grande e concreto risparmi a tutto vantaggio del contribuente.

Giuseppe Urbino

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