venerdì, luglio 04, 2008

FATTI E MISFATTI SUI BENI CULTURALI

Un'altra trovata del Ministro Bondi: nominare un Commissario Straordinario per Pompei.

 

In data odierna, a causa del perdurante stato di incuria e degrado del sito archeologico di Pompei, il Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per i beni e attività culturali, Sen. Sandro Bondi ha deciso che sarà nominato un Commissario straordinario con compiti in materia di ordine, sicurezza pubblica e di controllo sull'attività amministrativa del sito archeologico.

Lo stato d'emergenza dell'area archeologica di Pompei non è una novità, tanti sono stati, già per il passato, gli interventi e le denunce relative alle complesse problematiche, tuttavia il Ministro Rutelli ha pensato bene che accorpando la Soprintendenza di Pompei a quella di Napoli e amalgamando i due caos, forse qualcosa secondo lui, poteva cambiare. Con l'avvento del Ministro Bondi ecco emergere l'altra palese contraddizione, l'operato del Ministro precedente vagliato e bocciato dalla Corte dei Conti, non viene affatto annullato dal nuovo Ministro che,  senza tener conto delle funzionalità, pensa bene di attribuire incarichi a Commissari straordinari, per spremere ancora di più le casse del Ministero. Tuttavia, non c'è da preoccuparsi perché ci penserà il Ministro Brunetta a rimpinguare le casse, certo potrebbe farlo meglio se anziché fare la radiografia al dipendente pubblico per trovare eventuali ulteriori punti da colpire, cominciasse a far emergere e pagare i responsabili in materia di ordine, sicurezza e pessima gestione amministrativa, facendo costare ancor di più quella che da una situazione ordinaria diventa necessariamente straordinaria.

Ciò riflette una condizione allarmante, in quanto non è solo Pompei a versare in una situazione di degrado, Pompei è solo l'emblema di una realtà ben più vasta, vedi Paestum, l'Etruria Meridionale, il Palatino, ecc. Quindi bisogna puntare il dito su una riorganizzazione Ministeriale che inizi  veramente dal basso, quale una rivalutazione sul piano professionale degli addetti, creazione di un'apposita Polizia dei Beni Culturali ben equipaggiata e tecnicamente dotata di strumenti di prevenzione e sicurezza, corredando il tutto con una maggiore qualificazione professionale ed un'idonea corresponsione sul piano salariale degli addetti.

Siamo alle solite, i Ministri che vengono trovano sempre la via più comoda per creare disastri alla già disastrata situazione che via via, sempre più, si va ad "incancrenire" senza alcuna via d'uscita.

Tanto ormai si sa i Ministri vanno e vengono e chi paga sono sempre i poveri lavoratori che da cittadini vengono anche insultati come fannulloni.

Se questa è prevenzione o fruizione del bene culturale che ruolo ha il Ministero, quando decine e decine di opere d'arte, continuamente vengono asportate dai siti archeologici e museali relegando il compito di recuperare la refurtiva ai Carabinieri del Nucleo Patrimonio Artistico i quali, gravando sempre sul bilancio del ministero intervengono a cose già fatte prendendosi i meriti e lasciando la situazione uguale a prima e cioè, le opere vengono facilmente rubate senza che il personale addetto, possa essere in grado di intervenire efficacemente, per mancanza di mezzi, di attrezzature, videosorveglianza e sistemi di sicurezza tecnologicamente avanzati. Se a questo assommiamo anche l'incuria, il quadro è completo!

Ci sarà un giorno un Ministro veramente politico, che sia così lungimirante da vedere il problema reale e porrà quindi in essere un'apposita Direzione Generale per la sicurezza dei Musei e contemporaneamente, provvederà all'istituzione di una moderna Polizia dei Beni Culturali, dotata di tutte quelle accortezze che consentano di rendere disponibile la fruizione del bene culturale e al tempo stesso di difenderlo adeguatamente?

 

Con l'occasione si inviano cordiali saluti.

 

IL SEGRETARIO NAZIONALE

   ( Dott. Giuseppe Urbino )

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