mercoledì, settembre 30, 2009

BOLLETTINO SINDACALE DEL 30 SETTEMBRE 2009

ASSENZE PER MALATTIA

NON RIDUCONO LA PENSIONE E LA LIQUIDAZIONE

L'Inpdap chiarisce che le riduzioni stipendiali per i primi 10 giorni di assenza per malattia non hanno effetto sulla entità della pensione e sul trattamento di liquidazione per fine rapporto di lavoro per i dipendenti pubblici.

Infatti, le riduzioni si applicano sullo stipendio ma non sui versamenti dei contributi per il sistema pensionistico e previdenziale, riconoscendo così una presenza in servizio "virtuale" che non incide sui contributi dovuti.

Come già noto la riduzione prevista per i primi dieci giorni di malattia non si applica alle assenze:

- per infortunio sul lavoro

- per causa di servizio

- per ricovero ospedaliero

- per day hospital

- per terapie intensive o salvavita

Restano sempre applicabili, inoltre, le riduzioni previste per i seguenti altri motivi:

- assenze per malattia – primi nove mesi – perdita salario accessorio;

- idem - successivi tre mesi – riduzione stipendio 10%;

- Idem - " sei mesi - riduzione stipendio 50%;

- Idem - successivi 18 mesi - riduzione stipendio 100%;

DIPENDENTI PUBBLICI

AVANZAMENTI DI CARRIERA : NUOVE MODIFICHE

Rilevato che la Commissione parlamentare del Senato ha dato parere favorevole (con alcune modifiche) al D. Lgs. di attuazione della riforma della P.A. - legge 15 del 2009 e che l'altro parere della Commissione della Camera dei deputati sarà dato nella corrente settimana, dobbiamo ritenere che a cavallo dei mesi di settembre e ottobre il decreto possa rendersi applicabile.

Le raccomandazioni della citata Commissione al Governo riguardano in particolare le progressioni delle carriere dei dipendenti pubblici e sono così sintetizzabili:

- la collocazione del dipendente per diversi anni in una fascia di merito più elevata non costituisce titolo rilevante valutabile ai fini dell' avanzamento in carriera, come se si trattasse di una selezione concorsuale per soli titoli, ma semplicemente titolo prioritario ai fini dello svolgimento delle procedure concorsuali, nel rispetto del dettato costituzionale che disciplina la materia;

- l'introduzione nel decreto di attuazione di disposizioni utili a garantire procedure concorsuali a livello territoriale, ai fini di una più efficace organizzazione della P.A. Si tratta in pratica di inserire nei bandi di concorso norme correlate al requisito di residenza dei concorrenti così da assicurare un migliore risultato correlato alle esigenze locali;

- un'altra raccomandazione riguarda la premialità individuale nel senso che il trattamento accessorio venga indirizzato prioritariamente alla premiazione della performance individuale dei dipendenti del comparto;

- per il personale dirigente si raccomanda che il trattamento premiale sia correlato alla performance individuale, indipendentemente dagli obiettivi minimi contrattualmente stabiliti.

In merito alla riorganizzazione dell'ARAN la Commissione raccomanda che gli organi attualmente in carica dovranno restare fino alle elezioni da tenersi entro trenta giorni dall'entrata in vigore della legge.

IL SEGRETARIO GENERALE Renato Plaja

Stralcio dal notiziario Confsal n. 119 del 29.09.2009:

NOTIZIE DAL GOVERNO

NEWLETTER ANNO X N. 35 DEL 29/09/09

Finanziaria 2010, bilancio e previsioni

Il Consiglio dei Ministri del 22 settembre ha approvato la finanziaria per il 2010 e contestualmente gli interventi di finanza pubblica per gli anni 2010-2013 che comprendono, oltre alle "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato", il disegno di legge sul bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e il bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012, la Relazione revisionale programmatica per l'anno 2010 e la Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economica-finanziaria per gli anni 2010-2013. Il disegno di legge finanziaria per il 2010 prevede, tra l'altro, l'utilizzo delle maggiori risorse derivanti dalle misure di contrasto all'evasione e all'elusione fiscale senza dar luogo ad un peggioramento dei saldi di finanza pubblica. Per il secondo anno consecutivo - anticipando la riforma del bilancio in esame alle Camere - il ministro dell'Economia e delle finanze, Giulio Tremonti, ha predisposto un disegno di legge finanziaria limitato a pochi articoli ed alle corrispondenti tabelle. Abbiamo presentato, ha detto il presidente del Consiglio Berlusconi nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri, una legge finanziaria fatta di tre articoli più le tabelle che non ha modificato nulla per il 2010 e il 2011 e che ha aggiunto il 2012". Il ministro Tremonti ha aggiunto "Il messaggio che cerchiamo di trasmettere al Paese, nel mondo politico e all'esterno è quello di affidabilità strutturata su un profilo triennale".

Dossier "Finanziaria 2010"

Presentazione

Clima economico nettamente migliorato. I primi segnali di stabilizzazione emersi quest'estate indicano una graduale ripresa dell'economia. In linea con queste dinamiche, il Consiglio dei Ministri del 22 settembre ha approvato la finanziaria per il 2010 e, contestualmente, gli interventi di finanza pubblica per gli anni 2010-2013 che comprendono oltre alle "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" anche il disegno di legge sul bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e il bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012, la Relazione revisionale programmatica per l'anno 2010 e la Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economica-finanziaria per gli anni 2010-2013.

In continuità con l'azione intrapresa dal governo per stimolare la crescita mantenendo la stabilità dei conti pubblici, il disegno di legge finanziaria per il 2010 prevede, tra l'altro, l'utilizzo delle maggiori risorse derivanti dalle misure di contrasto all'evasione e all'elusione fiscale senza dar luogo ad un peggioramento dei saldi di finanza pubblica.

Il disegno di legge finanziaria per il 2010 s'inserisce nell'ambito degli indirizzi indicati con le risoluzioni parlamentari di approvazione del Documento di programmazione economico-finanziaria 2010-2013 e tiene conto della Nota di aggiornamento.

Per il secondo anno consecutivo – anticipando la riforma del bilancio in esame alle Camere – il ministro dell'Economia e delle finanze, Giulio Tremonti, ha predisposto un disegno di legge finanziaria limitato a pochi articoli ed alle corrispondenti tabelle.

Abbiamo presentato - ha affermato il presidente del Consiglio Berlusconi nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri - una legge finanziaria fatta di tre articoli più le tabelle che non ha modificato nulla per il 2010 e il 2011 e che ha aggiunto il 2012". E il ministro dell'Economia e delle finanze Tremonti ha aggiunto "Il messaggio che cerchiamo di trasmettere al Paese, nel mondo politico e all'esterno - con il bilancio dello Stato per tre anni - è quello di affidabilità strutturata su un profilo triennale".

Italia 2020: Piano d'azione giovani

È stato presentato in una conferenza stampa a Palazzo Chigi dai ministri del Welfare, Maurizio Sacconi e dell'Istruzione, Mariastella Gelmini il "Piano di azione per la piena occupabilità", che individua le seguenti priorità: facilitare il passaggio dalla scuola al lavoro; rilanciare l'istruzione tecnico-professionale ed il contratto di apprendistato; rivalutare il tirocinio e le esperienze di lavoro durante lo studio; ripensare il ruolo della formazione universitaria; aprire i dottorati di ricerca al sistema produttivo e al mercato del lavoro. La novità del Piano è soprattutto nell'integrazione tra le politiche e le azioni dei due ministeri: da qui, l'istituzione di una "cabina di pilotaggio" condivisa, che si metterà al lavoro aprendo un tavolo, a cui prenderanno parte sia le parti sociali, sia le associazioni di categoria. Al di là del momento difficile per l'occupazione, ha fatto notare il ministro Sacconi, in Italia si registra una "doppia patologia": da una parte, "la fuoriuscita precoce dall'istruzione", dall'altra, "un'entrata tardiva nel mondo del lavoro". Qualcosa non torna, se è vero che in Italia "sono 180 mila i profili professionali richiesti dalle imprese che scuola e formazione non riescono a soddisfare", ha detto il ministro Gelmini. Va dunque ripensata l'offerta formativa, anche con il rilancio effettivo dell'istruzione tecnica e professionale, già previsto con la riforma della scuola secondaria. "Lo Stato, ha dichiarato Gelmini, "deve far conoscere le possibilità occupazionali e i tempi di ingresso nel mondo del lavoro" permessi da un indirizzo di studio; per questo, il Ministero dell'Istruzione ha avviato una ricognizione sull'occupabilità dei vari corsi di laurea, per delineare, entro due mesi, un'accurata mappatura della situazione.

Dossier "Italia 2020: Piano d'azione per l'occupabilità dei giovani"

Presentazione

Preparare i giovani di oggi ai mercati del lavoro di domani ricomponendo la frattura fra istruzione e mondo del lavoro. Questo l'obiettivo del Governo illustrato nel "Piano di azione per la piena occupabilità, Italia 2020 " presentato dai ministri del Welfare, Maurizio Sacconi, e dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Un Piano che individua sei priorità: facilitare il passaggio dalla scuola al lavoro, rilanciare l'istruzione tecnico-professionale ed il contratto di apprendistato, rivalutare il tirocinio e le esperienze di lavoro durante lo studio, ripensare il ruolo della formazione universitaria, aprire i dottorati di ricerca al sistema produttivo e al mercato del lavoro. Sei punti sui quali entrambi i ministri hanno già lavorato e sui quali hanno già indirizzato le loro scelte normative. La novità del Piano "Italia 2020", infatti, non è tanto nei singoli punti individuati, quanto nell'integrazione tra le politiche e le azioni dei due ministeri. Questo lo scopo della "cabina di pilotaggio" condivisa Welfare-Istruzione, che prevede l'apertura alle parti sociali e alle associazioni di categoria con l'istituzione di un tavolo ad hoc.

Le azioni mirano a costruire prontamente, anche se non in tempi immediati, la mobilità degli studenti universitari e dell'alta formazione e a riconsiderare il valore legale del titolo di studio. La mobilità deve affrontare"ostacoli di natura culturale" ma anche "logistici e finanziari"; i titoli di studio hanno dimostrato di "non poter garantire la qualità e differenziazione dei percorsi formativi". L'urgenza di una forte "virata di rotta" è ormai un dato certo per i due ministri: "le proiezioni al 2020 vedono l'Italia in una posizione di grave difficoltà, nel contesto internazionale e comparato, rispetto alle prospettive demografiche, occupazionali e di crescita. Si prevede, in particolare, una forte carenza di competenze elevate e intermedie legate ai nuovi lavori".

Al di là del momento difficile per l'occupazione, conseguente anche alla crisi economica, in Italia si registra una "doppia patologia" – ha fatto notare Sacconi. Da una parte " la fuoriuscita precoce dall'istruzione", con dati che vanno oltre la media europea, dall'altro "un'entrata tardiva nel mondo del lavoro".

I nostri giovani, ha spiegato ancora il ministro, sono anche quelli della generazione dei "giovani vecchi" (espressione del Prof. Livi Bacci - citato da Sacconi in conferenza stampa), una generazione che "né studia, né lavora proficuamente", coloro che si trovano nella fascia di età che va dai 15 ai 24 anni.

Qualcosa non torna se è vero che in Italia "sono 180 mila i profili professionali richiesti dalle imprese che scuola e formazione non riescono a soddisfare", ha ribadito il ministro Gelmini. Insieme ad un'azione decisa sui tempi e le modalità di transizione dalla scuola al lavoro, va dunque ripensata l'offerta formativa, anche con il rilancio effettivo dell'istruzione tecnica e professionale, già previsto con la riforma della scuola secondaria.

Inoltre, ferma restando l'esigenza di ciascuno di seguire le proprie inclinazioni, "lo Stato – ha dichiarato Gelmini – "deve far conoscere le possibilità occupazionali e i tempi di ingresso nel mondo del lavoro" permessi da un indirizzo di studio. Per questo, l'Istruzione ha avviato una ricognizione sull'occupabilità dei vari corsi di laurea, per delineare, entro due mesi, una mappatura della situazione.

Nel frattempo, sono in costruzione anche tre incontri dedicati a Domanda e Offerta di lavoro, organizzati per quelle zone geografiche in cui l'Italia mostra caratteristiche diverse – Nord, Centro e Sud: per promuovere un'integrazione apprendimento-lavoro capace di rispondere alle esigenze del territorio e costruire un'offerta formativa adeguata. Si comincerà dal Meridione.

Una volta completata la ricognizione, sarà più pertinente anche l'attività di orientamento, per indicare ai ragazzi l'occupabilità che un corso di laurea può dare (vedi a tal proposito programma Excelsior).

Il Segretario Generale, Prof. Marco Paolo Nigi

DPCM sulle nuove assunzioni

Si rimette in allegato il testo del DPCM con la tabella recante l'elenco delle Amministrazioni

autorizzate ad effettuare i nuovi reclutamenti di personale.

Infatti, il Consiglio dei Ministri del 31 luglio

ha deliberato l'autorizzazione all'assunzione di un contingente di 1.370 unità di personale a tempo

indeterminato per l'anno 2009 per le amministrazioni dello Stato, degli Enti pubblici non

economici, le Autorità di bacino, le Agenzie e gli Enti parco.

La disponibilità dei posti vengono così ripartiti:

- n. 930 nuove assunzioni a tempo indeterminato;

- n. 250 incrementi da part-time a tempo pieno di personale già in servizio presso il Ministero

dei beni culturali;

- n. 190 progressioni verticali presso l'Agenzia delle Dogane (100), la Croce Rossa Italiana

(64), l'Agea (8) e gli Enti parco ed Autorità di bacino (18);

Pertanto, nell'emanazione del DPCM si è tenuto conto del limite relativo ad un importo di spesa complessivamente corrispondente al 20% di quella relativa alle cessazioni avvenute nell'anno precedente.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE CONFSAL-UNSA BENI CULTURALI


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