lunedì, aprile 21, 2008

COMUNICATO STAMPA

NOMINE AL MINISTERO(GIUSEPPE URBINO –CONFSAL-UNSA BENICULTURALI):

“ LA MAGISTRATURA CONTABILE RIMANDA AL MITTENTE 35 NOMINE DI RUTELLI. PROCEDURE SBAGLIATE E MANCANZA DI MOTIVAZIONE NELLE SCELTE OPERATE DALL’ORMAI EX MINISTRO DELLA CULTURA”.

DAL MINISTERO UNA STERILE NOTA DI SMENTITA CHE NON SPAZZA I DUBBI SULLA GESTIONE GROSSOLANA DI RUTELLI IN FATTO DI NOMINE

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali si affretta a smentire dichiarando che il soggetto coinvolto dalla Corte dei Conti, riguardo i rilievi alle nomine di Rutelli - afferma il Segretario della Confsal- Unsa Beni Culturali, Giuseppe Urbino – è la Funzione Pubblica. In una nota di circostanza si legge che “non risulta nessun rilievo e che tutti i provvedimenti sono adeguatamente motivati” . Rutelli cerca ancora una volta di salvarsi la faccia cercando di creare il dubbio quando i realtà i rilievi della Corte ci sono ed evidenziano un operato piuttosto grossolano in fatto di nomine dirigenziali. Sembrerebbe che in queste ore ci sia la corsa a replicare a detti rilievi, un motivo in più per cercare di gestire fino all’ultimo minuto il dicastero.

“Rimane quindi il fatto che, al comportamento scorretto di Francesco Rutelli adottato per nominare ben 216 dirigenti in piena campagna elettorale, si aggiunge oggi la conferma che la Corte dei Conti, la Magistratura contabile che vigila sulla Pubblica Amministrazione, ha voluto dare rimandando indietro le 35 nomine di Rutelli effettuate nel dicembre scorso per errori nelle procedure e mancata motivazione nelle scelte operate.
9 Direttori Centrali, 17 Direttori Regionali, 6 Direttori Generali di staff e 3 Direttori Generali per il Servizio di Controllo Interno del Dicastero della Cultura.
La Confsal – Unsa Beniculturali del resto – prosegue il sindacalista – aveva già preannunciato tutto questo, e, in occasione dell’ultima infornata dei 216 dirigenti di seconda fascia, aveva lanciato per prima l’allarme sulla legittimità del conferimento di detti incarichi dirigenziali sottolineando che le nomine avvenivano su proposta dei Direttori Generali, che non avevano ancora i loro incarichi regolarmente registrati alla Corte dei Conti, quindi in maniera illegittima e alquanto prevaricatrice.
Ora il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – conclude Giuseppe Urbino- è nel caos più totale, la classe dirigente è stata “azzerata” dalla pronuncia della Corte dei Conti. Illegittime le nomine e quindi illegittimi tutti i provvedimenti che hanno firmato dal mese di dicembre ad oggi ?
Serve chiarezza, il nuovo Ministro della cultura, che arriverà nei prossimi giorni, ha già la sua prima grana, la Confsal- Unsa Beniculturali nell’esprimere soddisfazione sull’operato della Corte dei Conti auspica che il nuovo Ministro della Cultura azzeri le nomine dirigenziali per mettere ordine a tutto lo sconquassamento messo in atto, in poco più di 20 mesi, dalla gestione Rutelli.

Roma, 18 aprile 2008

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