venerdì, aprile 11, 2008

Un ambiente di lavoro informale non giustifica espressioni rozze ed eccessive

Giusto licenziare il capo che insulta i dipendenti (Cassazione 4067/2008)

Il capo che insulta i dipendenti con espressioni rozze ed offensive può essere licenziato. Lo ha stabilito la Sezione Lavoro della Corte di Cassazione confermando la sentenza della Corte di Appello di Milano che aveva ritenuto giusto il licenziamento per giusta causa del caporeparto del settore macelleria di
un supermercato. L'uomo aveva apostrofato pesantemente tre colleghe di lavoro con epiteti come "bastarde, figlie di p…, toglietevi dai c…, io qui non vi voglio, vi faccio licenziare tutte e tre, andate a lavorare altrimenti vi faccio un c… così", e per questo la società lo aveva licenziato. Il Tribunale in primo grado aveva ritenuto eccessiva la sanzione del licenziamento, reintegrandolo nel posto di lavoro.
La Corte di Appello di Milano in secondo grado aveva invece confermato il licenziamento rilevando che, per quanto l'ambiente di lavoro possa essere informale, nel comportamento e nel lessico usato non ci si può spingere fino alle maniere rozze ed eccessive e ad usare la voce alta, peraltro nelle vicinanze degli spazi frequentati dalla clientela del negozio, per richiamare i dipendenti ad una più esatta osservanza delle loro obbligazioni, e che il datore di lavoro non può consentire situazioni di sopraffazione o violenze, fisiche o verbali, essendo a suo carico l'obbligo di tutela anche della personalità morale dei dipendenti. La Suprema Corte, respingendo il ricorso del caporeparto, ha affermato che il carattere "rozzo ed eccessivo" delle espressioni rivolte alle tre dipendenti contrasta con "i principi di civiltà che non ammettono eccezione o attenuazione neppure nell'ambito delle relazioni professionali allorché ledono, per la forma scurrile e triviale, la dignità e l'amor proprio del personale, oltretutto sottoposto a vincolo di gerarchia nei confronti dell'autore di tali scorrettezze". Il licenziamento appare pertanto giustificato.( 27 marzo 2008)
 
 

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