venerdì, ottobre 24, 2008

ASSENZA PER MALATTIA – EMENDAMENTO DEL GOVERNO

ASSENZA PER MALATTIA – EMENDAMENTO DEL GOVERNO

Dopo la forte mobilitazione del personale e le pressioni politiche esercitate dalla confederazione Confsal e dalla Federazione Confsal-Unsa, si informa che il Governo ha presentato un emendamento inserito nell’Atto Camera 1441 quater, che prevede l’abrogazione del comma 5 dell’art. 71 della L. 133/08.
Il comma 5 prevede che lo stato di malattia non sia equiparato alla presenza in servizio ai fini della distribuzione dei fondi per la contrattazione integrativa.
Il comma 5, a questa previsione generale, contemplava delle eccezioni, vale a dire per le assenze per congedo di maternità, compresa l'interdizione anticipata dal lavoro, e per congedo di paternità, le assenze dovute alla fruizione di permessi per lutto, per citazione a testimoniare e per l'espletamento delle funzioni di giudice popolare, nonché le assenze previste dall'articolo 4, comma 1, della legge 8 marzo 2000, n. 53, e per i soli dipendenti portatori di handicap grave, i permessi di cui all'articolo 33, comma 6, n. 104/1992.
Ora il Governo, con l’emendamento n. 39.07 presentato alla XI Commissione della Camera, martedì 30 settembre 2008, riconosce, proponendo l’abrogazione di questo comma 5, la necessità di fare dei passi indietro rispetto al trattamento riservato al personale in stato di malattia, già colpito da altre norme, quali quelle sulle fasce orarie e in particolar modo quelle sulla decurtazione dello stipendio.
Le misure altamente restrittive adottate negli ultimi mesi da parte del Governo all’indirizzo del personale impiegato nel pubblico impiego, hanno portato la Federazione Confsal-Unsa a protestare vibratamente, annunciando la mobilitazione di tutto il personale.
I primi segnali positivi iniziano, con questo emendamento, a manifestarsi, ma è certo che la categoria dovrà presentarsi compatta per rivendicare la propria dignità lavorativa nei confronti della classe politica chiamata a modificare le tante norme vessatorie approvate.

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