giovedì, ottobre 30, 2008

COMUNICATO STAMPA

GIUSEPPE URBINO(SEGR.NAZIONALE CONFSAL-UNSA BENICULTURALI)

SUI CONCORSI AL MIBAC:

"BONDI RISPONDE A LIBERO E SI ARRAMPICA SUGLI SPECCHI INVECE DI RINVIARE I CONCORSI E PRENDERSELA CON I RESPONSABILI DEGLI STRAFALCIONI, DEGLI ERRORI NEI QUIZ MESSI ONLINE SUL SITO DEL MINISTERO".

"Ma come fa il Ministro per i Beni e le attività culturali, Sandro Bondi a dare risposte così banali ad un'inchiesta dettagliata del quotidiano Libero che ha messo alla berlina l'inefficienza di una società esterna appaltata dal Mibac per confezionare i quiz di alcuni concorsi pubblici che si svolgeranno a partire dal mese prossimo? Ad affermarlo è Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal Unsa Beni Culturali, dopo la replica al giornale diretto da Vittorio Feltri firmata proprio dal ministro della cultura.

Bondi scrive su Libero un sermone per cercare di portare i lettori su un'altra strada – prosegue il sindacalista – in realtà il ministro invece di indagare sulle responsabilità di quanto avvenuto e prendere i provvedimenti del caso, così facendo difende l'operato dei suoi uffici che sono riusciti a dare un appalto ovviamente ben retribuito, ad una società esterna che ha sbagliato numerose risposte dei quiz di storia, geografia, educazione civica, inglese e chi più ne ha, più ne metta. Senza contare poi che la stessa società è riuscita perfino a copiare di sana pianta alcune delle risposte dal sito internet Wikipedia.

E allora Signor ministro con quale faccia si può attribuire la causa degli strafalcioni e dei grossolani errori, alla modernità? Nessun prezzo da pagare alla modernità, piuttosto pensi al prezzo che intascherà la società esterna a cui è stato affidato il lavoro!

Sarebbe stato meglio prendere atto della figuraccia internazionale del Mibac – conclude Urbino - e anziché giustificarsi banalmente prendere altri tipi di provvedimenti, facendo "mea culpa" e magari pensando anche di rinviare le prove preselettive dei concorsi, senza mettere in campo tutte queste discutibili e complesse prove per selezionare il personale, che dovrà comunque sostenere un concorso per delle semplici mansioni di concetto e altro. Il Ministero della cultura, così facendo, è rimasto vittima di se stesso, creando un enorme paradosso al quale non è in grado di risolvere nell'immediato e fornire i quesiti esatti, dal momento che il tempo stringe e le date fissate sono ormai prossime. Tutto ciò a discapito di quell'enorme massa di "malcapitati" che nella vana ricerca di un posto di lavoro, ha inteso partecipare, purtroppo, a questo "stillicidio" non annunciato".

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