lunedì, marzo 04, 2013

NOTIZIARIO ON-LINE SINDACATO CULTURA LAVORO N. 84/13

Scavi archeologici di Sibari: il ministro Barca

effettua un sopralluogo e prende atto dei lavori

 

Il Ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, accompagnato dal sindaco di Cassano

All'Ionio Giovanni Papasso, ha effettuato nei giorni scorsi un sopralluogo sugli argini e nella golena del fiume Crati, per constatare gli effetti dell'alluvione del 18 gennaio scorso che ha ricoperto di fango gli scavi archeologici di Sibari. Inoltre è stato verificato dal ministro lo stato di fatto dello stesso sito archeologico e lo stato di avanzamento progettuale degli interventi previsti nell'ambito del progetto dedicato a Sibari, nel quadro dell'azione per i "Poli museali d'eccellenza nel Mezzogiorno". Il parco progetti realizzato in questo ambito presenta 6 progetti allo "stato di definitivi", di cui 2 già passati perla Conferenza dei servizi e 4 che saranno esaminati per le autorizzazioni nelle prossime settimane. Tutte le opere previste dovranno essere realizzate entro giugno 2015. Al sopralluogo ha fatto seguito una riunione tecnico-operativa, a cui hanno partecipato i rappresentanti del Comune di Cassano All'Ionio, della Provincia e della Prefettura di Cosenza, della Regione Calabria, della struttura del Commissario Straordinario per il Dissesto Idrogeologico in Calabria, del Dipartimento regionale della Protezione Civile, dell'Autorità di Bacino regionale, della Soprintendenza ai Beni archeologici e culturali, di Invitalia, del Nucleo dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Cosenza e della Tenenza di Cassano All'Ionio e del Comando della Polizia provinciale.

Nel corso dell'incontro è emerso che:

• già nella delibera Cipe 8/2012 del 20 gennaio 2012 (Frane e Versanti) erano state stanziate risorse per un totale di 4 milioni di euro per la messa in sicurezza del fiume Crati nei comuni di Cassano All'Ionio e Corigliano Calabro;

• constatato il grave ritardo nell'uso di tali risorse, si è stabilito che entro il 14 aprile 2013 il commissario straordinario delegato per l'attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico della Calabria, Domenico Percolla, predisponga inderogabilmente il bando di gara per la progettazione preliminare dell'intervento, di concerto con il Comune di Cassano All'Ionio e tenendo conto anche di ulteriori risorse (1 milione di euro), rese disponibili dalla Provincia di Cosenza sulle economie della Opcm 3081/2000 (Eventi alluvionali del settembre/ottobre 2000. Piano degli interventi infrastrutturali urgenti. Direttive per l'utilizzo delle economie accertate).

A questo scopo, già la prossima settimana il Commissario straordinario delegato avvierà le ricognizioni aeree della sezione di asta fluviale che sarà oggetto dell'intervento. L'Unità di Verifica degli Investimenti Pubblici (UVER), nell'ambito di una tempestiva verifica delle criticità che hanno portato a un ritardo nell'avvio dell'intervento, accerterà il rispetto degli impegni suddetti e indicherà gli interventi ordinari e straordinari per il superamento di eventuali criticità. L'intervento dovrà prevedere, tra l'altro, la eradicazione delle colture in alveo che al momento ostacolano il regolare deflusso delle acque. A questo fine, entro il 10 marzo prossimo, il prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, in stretta collaborazione con il sindaco Papasso, renderà noti i risultati della ricognizione in corso sull'estensione e le proprietà delle colture in questione. Questo sarà la base per una verifica di legalità sulla presenza di estese colture in alveo. Per quanto riguarda, invece, i danni subiti dagli scavi, si è constatata l'attività del programma del MiBAC del valore di 300mila euro per il superamento della fase di grande emergenza, finalizzato al ripristino degli impianti di pompaggio, delle relative cabine elettriche e all'aspirazione mirata dello strato superficiale del fango. Questa attività si concluderà entro la fine di marzo e permetterà, poi, di predisporre un Piano di interventi per la fase 2, per riportare gli scavi ad un livello di funzionalità uguale o maggiore rispetto a quello presente prima dell'alluvione. Il Piano per la fase 2, comprensivo di tempi e costi, sarà reso disponibile entro il 6 maggio prossimo.

Una volta approvato, potrà essere finanziato anche a valere sul Poin "Attrattori Culturali" per le opere propedeutiche alla realizzazione del progetto ivi previsto.

In parallelo agli interventi della fase 2, si provvederà anche alla pulizia dei reperti, attualmente custoditi nei depositi del Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, anch'essi colpiti dall'alluvione. Per il ministro Barca: «È segno dell'impegno nazionale collettivo per Sibari che sia il Soprintendente ai Beni culturali a dichiarare che "non si possono fare investimenti sui beni culturali, se prima non si investe sul territorio". È esattamente quello che ci accingiamo a fare anche in questa zona».

Selezione Stampa a cura di Marco Calaci

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