mercoledì, ottobre 06, 2010

DALLA FEDERAZIONE CONFSAL-UNSA

CONTINUA IL LAVORO PER CAMBIARE LA MANOVRA

 

In questi ultimi giorni, il Segretario Generale della Federazione Confsal-Unsa, Massimo Battaglia, ha incontrato più parlamentari sia della maggioranza che dell’opposizione per esprimere le vive preoccupazioni dell’impatto della manovra (D.L. 78/10) sui lavoratori del pubblico impiego.

In ciascun incontro, il Segretario Generale ha colto l’occasione per proporre quelle misure alternative già anticipate nei giorni scorsi attraverso diversi strumenti di comunicazione (Volantini e la Rivista della Federazione).

Massimo Battaglia ha evidenziato che la cancellazione della tornata contrattuale 2010-2012 e il blocco degli stipendi al tetto retributivo raggiunto nel 2010 sono atti duri e penalizzanti, che andranno a colpire non solo la capacità delle famiglie a reddito medio-basso del pubblico impiego, ma anche il livello di domanda interna arrecando danno all’intero sistema paese.

A fronte di ciò, il Segretario Generale ha ribadito la proposta della Federazione Confsal-Unsa di introdurre un emendamento nella manovra, durante l’iter di conversione del Decreto Legge n. 78/10 in Legge, in base al quale si dovranno verificare le maggiori entrate fiscali al 2011 e, con i conseguenti ricavi, finanziare l’apertura dei contratti del pubblico impiego, in particolar modo per quei contratti che producono i più bassi redditi pro-capite, e i ministeriali sono tra questi. Il recupero di 2,7 miliardi di evasione contributiva operato dall’INPS mostra che la via di una seria e corretta lotta all’evasione è la strada giusta da seguire.

Il Segretario Generale ha espresso a nome della categoria il vivo disappunto e l’insofferenza per il perdurare di una campagna mediatica contro il dipendente pubblico volta a creare attorno a lui una gabbia di discredito sociale, con i conseguenti effetti legittimanti delle misure punitive in tema di blocco delle dinamiche stipendiali. L’ultimo esempio è costituito dai dati diffusi dall’Aran riguardo al fantomatico aumento di più del 39%, in un decennio, delle retribuzioni dei pubblici dipendenti. Battaglia ha, in ogni incontro, mostrato la pretestuosità dei dati che, essendo disomogenei, non vanno aggregati, ma tenuti distinti. L’onestà intellettuale, se posseduta, porterebbe a riconoscere che la dinamica delle retribuzione come quelle dei dipendenti ministeriali, ha seguito il costo della vita, restandone anzi al di sotto e quindi rimanendone penalizzata.

Un punto delle istanze della Federazione Confsal-Unsa è relativo al trattamento pensionistico delle donne. Il Segretario Generale ha ribadito la richiesta di trovare una soluzione emendativa al progetto approvato in Consiglio dei Ministri, per assicurare una maggiore gradualità alla misura.

Congiuntamente con la Confsal abbiamo chiesto una audizione, che si terrà nei prossimi giorni, alla Commissione Bilancio del Senato per illustrare la posizione federale e confederale.

Prosegue pertanto senza sosta il nostro impegno per fronteggiare questo delicato momento che coinvolge sia il paese sia i lavoratori pubblici.

 

Il Segretario Generale

Massimo Battaglia

 

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